È uno dei giocatori più geniali del circuito, vittima a volte del suo carattere focoso: prima Benoît Paire se l'è presa con l'arbitro, ha sputato per terra e poi ha commesso due doppi falli da vero adolescente svogliato.
Torneo ATP di Buenos Aires. Per la prima volta nel corso del secondo set c'è stata un po' di eccitazione. L'idolo di casa, il 22enne Cerúndolo ha sganciato un ace sul 40-15 per Paire. Incredulo, non convinto, il numero 29 del mondo ha discusso senza successo con l'arbitro spagnolo Nacho Forcadell, prima di sputare a terra per la rabbia. Ammonimento sacrosanto.
Poco dopo, il 31enne ha sputato di nuovo per terra ricevendo una penalità: detrazione di punto. Paire ha allora chiamato in aiuto il supervisore Jorge Mandl, che ha cercato invano di calmarlo.
Infine, nel terzo set, sul vantaggio di 5-1 e 0:30 per il giovane argentino, sopraffatto oramai dalla rabbia e dalla frustrazione Paire ha servito svogliatamente quattro volte commettendo due doppi falli. Fatali. Il francese ha eseguito l'ultimo servizio quando il raccattapalle era ancora in campo. Sciocco.
Poco dopo la partita, non ancora tornato in sé, Paire ha postato un tweet alquanto enigmatico: «Alla fine, paga essere una nullità».
L'immagine mostra i guadagni del francese nel corso della carriera, oltre al numero di vittorie e di tornei vinti.
Benoît Paire è un tennista dal talento come pochi, dalle giocate geniali a volte, come per contro, ci sono momenti in cui il suo carattere focoso gli fa fare cose davvero imbarazzanti.