Previsioni su 6 mesi Analisti assai meno fiduciosi sulla congiuntura elvetica

hm, ats

30.3.2022 - 20:00

Gli esperti seguono sempre con interesse l'andamento dei mercati.
Gli esperti seguono sempre con interesse l'andamento dei mercati.
Keystone

Sulla scia della guerra in Ucraina gli analisti finanziari sono assai meno fiduciosi riguardo alla dinamica dell'economia svizzera, ma il rischio di recessione viene considerato ancora contenuto.

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L'indice sulle prospettive economiche calcolato da Credit Suisse e da CFA Society Switzerland sulla base di un sondaggio fra gli esperti si è attestato in marzo a -27,8 punti, si evince dai dati pubblicati oggi. Rispetto a febbraio vi è stato un crollo di 36,8 punti. L'indicatore è passato quindi in territorio negativo, segnalando che sono più numerosi gli specialisti che nei prossimi sei mesi si aspettano un peggioramento della congiuntura di quelli che puntano sull'evoluzione opposta.

L'indice era a +8,3 nel gennaio 2020 e – con lo scoppio della pandemia di coronavirus – era crollato a -45,8 nel marzo 2020, per poi risalire nei mesi successivi; nel maggio del 2021 era stato toccato il valore record di +72,2 punti e ancora in luglio era a +42,8 punti. Quello appena registrato è il livello più basso dalla primavera di due anni or sono, in pieno periodo di confinamento.

Scendendo nei dettagli, il 44,4% degli interrogati in marzo è convinto che nei prossimi sei mesi non vi saranno cambiamenti nella situazione congiunturale, il 13,9% si aspetta un miglioramento e il 41,7% pronostica un peggioramento (valori che determinano poi l'indice complessivo: 13,9 meno 41,7 = -27,8). Rispetto a febbraio sono aumentati i pessimisti (+20,3 punti), mentre si sfoltiscono le file degli ottimisti (-13,9 punti) e di coloro che puntano sullo status quo (-3,8 punti).

Peggiore, nel confronto mensile, è anche il giudizio sulla situazione congiunturale attuale, con un indice a 33,3 punti (-11,3 punti). Il forte arretramento delle stime per il futuro elvetico si accompagna a un'analisi analoga per l'Eurozona (-57,7 punti a -48,6 punti), Stati Uniti (-31,5 a -33,3 punti) e Cina (-34,5 punti a -3,0 punti).

Al sondaggio, effettuato fra il 17 e il 23 marzo, hanno partecipato 36 analisti.