FinanzaL'appetito degli investitori in calo, diminuiscono gli sbarchi in borsa
hm, ats
11.10.2021 - 15:01
L'appetito degli investitori è in calo: in Svizzera e in Europa sono stati sospesi diversi sbarchi in borsa, sulla scia dei timori provocati dall'aumento dell'inflazione e dalla prospettiva di una crisi immobiliare in Cina.
hm, ats
11.10.2021, 15:01
11.10.2021, 18:01
SDA
«Ho visto qualcosa come uno sciopero di acquirenti, un'espressione che non usavo da tempo», afferma un bancario che gestisce Ipo (initial public offering, l'entrata in borsa) europee in dichiarazioni riportate dall'agenzia finanziaria Awp. «Il mercato ha girato in modo piuttosto violento, gli investitori sono riluttanti a mettere soldi nelle Ipo, a meno che non si tratta di assoluti affari».
Grazie a un effetto di recupero seguito ai momenti più bui della pandemia di coronavirus nei primi nove mesi dell'anno le quotazioni avevano raggiunto il livello più alto dal 2007, cioè dalla crisi finanziaria, stando ai dati della società Refinitiv. Ma nella seconda metà di settembre sono cominciati i problemi: ad esempio Babbel, fornitore di servizi di apprendimento linguistico con sede a Berlino, ha sorprendentemente posticipato la sua entrata sul mercato. Poco dopo lo stesso è stato fatto dall'operatore telecom elvetico Salt.
«La situazione si è fatta più difficile sui mercati finanziari, non solo per le Ipo , spiega Christoph Lang, manager presso la banca J. Safra Sarasin. «L'ambiente favorevole che abbiamo avuto negli ultimi dodici mesi è finito».
L'indice di volatilità VIX
Un indicatore della ricettività del mercato ai nuovi titoli è l'indice di volatilità VIX, che misura le fluttuazioni previste alla borsa statunitense. A settembre, il cosiddetto «barometro della paura» è salito a ben oltre 20 punti. Al di sopra di questa soglia gli investitori cominciano a sudare freddo. «Le condizioni macro stanno spaventando un po' tutti», dice un altro bancario.
Nel frattempo, il VIX è passato di nuovo leggermente sotto la soglia indicata, ma gli investitori rimangono insicuri. Non aiuta a generare fiducia il fatto che diverse entrate in borsa negli ultimi tempi si siano fatte sotto il prezzo di emissione delle azioni. Ultimo esempio è stato quello di Eurowag: la società di servizi per camion venerdì è sbarcata a Londra cedendo terreno, sebbene avesse già abbassato il prezzo di emissione.
Vista la situazione l'impresa francese Icade Sante, attiva nell'immobiliare sanitario, e il rivenditore di orologi svizzero Chronext hanno interrotto i loro piani poco prima dell'esordio, perché i titoli non potevano essere collocati a un prezzo ritenuto soddisfacente. Altra azienda elvetica che ha almeno temporaneamente accantonato i suoi propositi di quotazione è Swiss Post Solutions.
Un 2020 comunque dinamico
In Germania gli esperti della società di consulenza EY si aspettano comunque che il 2020 si riveli dinamico, malgrado i recenti venti contrari. Tuttavia Lang vede gli investitori ragionare in modo diverso: per molto tempo hanno puntato sulla crescita aziendale, anche senza profitti. Ora è diverso: vengono evitate persino le aziende redditizie, se non presentano una crescita.
Questo perché si fa strada il timore della stagflazione, cioè un'inflazione accompagnata da una limitata espansione economica: nel caso di un'impresa poco dinamica il rendimento rischierebbe di essere mangiato dal rincaro.