Sgrammatura Italia: salgono i casi in cui si paga lo stesso prezzo per meno merce

SDA

5.10.2022 - 14:00

I consumatori hanno più difficoltà a rendersi conto degli aumenti di prezzo.
I consumatori hanno più difficoltà a rendersi conto degli aumenti di prezzo.
Keystone

L'attuale situazione economica mondiale ha fatto crescere l'inflazione, ma il rischio per i consumatori è di non averne la giusta percezione quando le aziende applicano la cosiddetta sgrammatura (shrinkflaction in inglese).

5.10.2022 - 14:00

Si tratta della riduzione della quantità di prodotto all'interno delle confezioni, mantenendo però il prezzo sostanzialmente invariato.

Un'analisi dell'associazionm italiana di consumatori Altroconsumo ha evidenziato come il fenomeno della shrinkflaction – neologismo derivante dall'unione del verbo «to shrink», (che significa «restringere") e il termine «inflation» (inflazione) – sia presente anche in Italia.

Su quali prodotti? Avviata un'istruttoria

In particolare la ricerca ha coinvolto alcuni prodotti che hanno visto una riduzione della quantità contenuta nelle confezioni, senza una rimodulazione del prezzo, come le confezioni di Philadelphia light (passate da 200 a 190g), di Kinder Brioss (da 280 a 270g), di Krumiri Bistefani (da 300 a 290g), di detergente piatti Nelsen (da 1.000 a 900 ml) e di fazzoletti usa e getta, il cui contenuto in ogni singolo pacchetto è passato in molti casi da 10 a 9 fazzoletti.

Una scelta commerciale che non è isolata, al punto che anche l'Autorità italiana garante della concorrenza e del mercato ha avviato un'istruttoria per verificare che le strategie adottate dai produttori di fatto non possano costituire una vera e propria pratica commerciale scorretta e violare così il Codice del consumo.

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