BancheLa BNS procede a massicce vendite di divise nel secondo trimestre
hm, ats
29.9.2023 - 14:01
La Banca nazionale svizzera (BNS) ha proseguito le vendite di valuta estera a un ritmo accelerato nel secondo trimestre.
29.09.2023, 14:01
29.09.2023, 14:58
SDA
L'istituto ha ceduto l'equivalente di 40,3 miliardi di franchi, emerge dalle statistiche pubblicate oggi. Nel primo trimestre il dato era di 32,2 miliardi e nel quarto trimestre del 2022 di 27,3 miliardi.
Come si ricorderà a metà dell'anno scorso l'entità guidata da Thomas Jordan aveva operato un cambio di strategia di 180 gradi, cominciando a disfarsi di moneta straniera: l'anno si era così chiuso con vendite totali (nette) di 22,3 miliardi nel 2022.
Fino ad allora la BNS aveva sempre acquistato valuta estera per evitare che il franco si apprezzasse troppo: nel 2021, ad esempio, gli acquisti erano ammontati a 21,1 miliardi e nel 2020 si era addirittura raggiunta la cifra di 110 miliardi.
L'idea alla base di questo mutamento di rotta è la lotta all'inflazione: la BNS combatte il rincaro (all'1,6% in agosto, ma è atteso in crescita nei prossimi mesi, in particolare con il caro-affitti) non solo aumentando il tasso guida (oggi all'1,75%, valore peraltro confermato la settimana scorsa), ma anche mantenendo forte il franco, un fattore che può costituire un aiuto per importare meno inflazione dall'estero.
Concretamente questo si è tradotto un un corso del franco che attualmente è di poco più di 0,96 nei confronti dell'euro: a metà 2022 si era ancora a 1,05.