La borsa svizzera ha accentuato il ribasso nel corso della mattinata: alle 11.00 l'indice dei valori guida SMI segnava 9968,32 punti, in flessione dello 0,88% rispetto a venerdì, mentre il listino globale SPI perdeva lo 0,77% a 12'093,22 punti.
In primo piano rimangono gli sviluppi nel contenzioso commerciale fra Stati Uniti e Cina, nonché i timori sulla congiuntura globale: in Germania l'indice Pmi dei responsabili degli acquisti nel settore manifatturiero ha subito il calo più forte dal giugno 2009, segnando la nona flessione consecutiva.
Le ultime novità stanno mettendo sotto pressione in Svizzera i valori maggiormente sensibili ai cicli economici quali ABB (-2,64%), Adecco (-2,35%), Geberit (-1,52%), LafargeHolcim (-2,54%) e Sika (-2,51%). La stessa evoluzione è in atto anche nel segmento del lusso, con Swatch (-2,53%) quasi in linea con Richemont (-2,83%).
Perdite pesanti vengono mostrate dai bancari UBS (-2,06%) e Credit Suisse (-2,49%). Un po' meno sotto pressione sono per contro gli assicurativi Zurich (-1,11%), Swiss Life (-1,24%) e Swiss Re (-0,29%).
Nestlé (+0,79%), che si è vista confermare il rating AA- da parte dell'agenzia Fitch, è ormai rimasto l'unico valore che traina il listino: gli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (-1,01%) e Roche (-0,54%), vengono trascinati dalla corrente generale.
Nel mercato allargato gli occhi sono puntati su Meyer Burger (-4,87%), dopo che il consiglio di amministrazione ha invitato gli azionisti a non eleggere nell'organo di sorveglianza alcun rappresentante della società di partecipazioni Sentis. Polyphor (-6,15%) è penalizzata da un commento di Deutsche Bank.
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