La Borsa svizzera ha avviato negativamente la seduta, con l'indice SMI dei principali titolo che dopo i primi scambi segna una flessione dello 0,84% a 9.869,17 punti, mentre l'indice complessivo SPI cede lo 0,71% a quota 12.007,02 punti.
Le borse europee seguono il trend negativo: Francoforte cede lo 0,34%, Milano scende dello 0,25%, Parigi un più contenuto 0,19%, mentre fa peggio Londra che alle prime battute lascia sul terreno lo 0,51% con l'ultimatum atteso da Boris Johnson all'Ue sulla Brexit.
Ieri sera ha chiuso con il segno meno anche Wall Street, appesantita dal calo ai minimi degli ultimi 10 anni dell'indice Ism manifatturiero. Il Dow Jones ha perso l'1,28% a 26.571,95 punti, il Nasdaq ha ceduto l'1,13% a 7.908,68 punti. Dal canto suo, lo S&P 500 ha lasciato sul terreno l'1,23% a 2.940,15 punti.
In negativo anche le Borse asiatiche alla luce dei dati deludenti sulla manifattura Usa e in un clima teso dopo il lancio di due missili dalla Corea del Nord: Tokyo perde lo 0,49%, mentre Hong Kong – alla riapertura degli scambi dopo le festività – segna un ribasso più contenuto (-0,20%), malgrado il primo sangue versato negli scontri di piazza. Sono rimasti invece ancora chiusi gli altri listini cinesi, Shanghai e Shenzhen.
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