Partita al ribasso, la Borsa svizzera ha recuperato terreno nel corso della giornata, grazie in particolare agli acquisti sui pesi massimi.
In chiusura, l'indice SMI delle blue chip ha guadagnato lo 0,93% a 8940,52 punti. L'indice completo SPI si è fermato a 10'465.25 punti, in progressione dello 0,94%.
A livello macroeconomico, si segnala il nuovo record per le esportazioni svizzere nel 2018. Ciò vale anche per il settore degli orologi, benché quest'ultimo abbia dato segni di rallentamento negli ultimi mesi dell'anno passato. Un dettaglio che non è sfuggito agli investitori. Swatch ha perso infatti il 2,15% a 300,60 franchi e Richemont l'1,39% a 68,18 franchi.
Hanno sostenuto i listini gli acquisti su Novartis (+1,61% a 85,66 franchi) e Roche (+1,08% a 256,60 franchi). Nestlé è avanzata dell'1,63% a 85,84 franchi. Oggi il gigante dell'alimentare ha fatto sapere di aver rilevato una tecnologia sviluppata da scienziati neozelandesi per contrastare la mancanza di ferro nell'organismo.
Tra i bancari, UBS è salita dello 0,97% a 12,97 franchi, Credit Suisse dello 0,82% a 12,31 franchi e Julius Baer dello 0,77% a 40.56 franchi. Bene anche gli assicurativi, con Zurich in crescita dello 0,45% a 312,60 franchi, Swiss Re dello 0,29% a 95,80 franchi e Swiss Life dello 0,75% a 414,20 franchi.
SGS è avanzata dello 0,80% a 2386 franchi. La società ha fatto sapere di voler ampliare le proprie capacità del centro di test per terapie cellulari e biologiche destinate ai vaccini situato a Glasgow, in Scozia.
Bene anche Givaudan, in progressione del 2,21% a 2410 franchi, come anche Lonza (+0,76% a 279,30 franchi) e LafargeHolcim (+0,80% a 46,38 franchi).
Sul mercato allargato, Landis & Gir è avanzata del 5,05% a 63,50 franchi. L'azienda ha annunciato un programma di riacquisto di azioni e ribadito gli obiettivi di crescita per l'esercizio 2018/19.
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