Mercati azionari La borsa svizzera chiude in rialzo

pv

23.8.2024 - 17:48

Jerome Powell ha preso la parola oggi a Jackson Hole e il suo intervento ha ridato fiducia agli investitori, facendo virare in positivo i listini del Vecchio Continente.
Jerome Powell ha preso la parola oggi a Jackson Hole e il suo intervento ha ridato fiducia agli investitori, facendo virare in positivo i listini del Vecchio Continente.
Keystone

Dopo una partenza negativa la borsa svizzera si mossa a ridosso della linea di demarcazione, per poi riprendersi decisamente nel pomeriggio dopo l'intervento di Jerome Powell della Fed. L'SMI ha terminato a 12'347.46 punti, in crescita dello 0,34%.

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Il mercato è rimasto in modalità attendista per tutto il pomeriggio, aspettando l'annuncio del presidente della Federal reserve (Fed) statunitense all'incontro di Jackson Hole (Wyoming). Dopo che i rappresentanti regionali della Fed avevano di recente già anticipato che i tempi sono maturi per un taglio graduale dei tassi, Powell ha confermato che «il momento è giunto».

Immediata la reazione sulle piazze finanziarie del Vecchio continente, con un miglioramento generalizzato dei listini.

Sul fronte interno in mattinata si è assistito a una intensa vendita delle azioni Nestlé, causata dal brusco cambio di CEO annunciato ieri. Gli analisti non considerano l'abbandono del precedente direttore generale Mark Schneider particolarmente sorprendente alla luce della modesta performance degli ultimi trimestri, ma è stata la tempistica a lasciare sbigottiti. Il titolo ha lasciato sul terreno oltre il 4%, per poi ridurre la perdita con il passare delle ore e tornare al di sopra della parità poco prima della chiusura e fissarsi a +0,11% (a 88,54 franchi).

Le uniche due blue chip in negativo sono state quello che finora era il «top performer» dell'SMI, Lonza (-0,89%, a 559,40 franchi), e Logitech (-0,43%, a 77,94 franchi), che ha sicuramente pagato la chiusura debole di ieri sera del Nasdaq.

Sull'altro fronte hanno realizzato guadagni soddisfacenti Swiss Re (+1,68%, a 117,85 franchi) e Sonova (+1,46%, a 298,20 franchi), seguiti da Kühne+Nagel (+1,31%, a 262,10 franchi) e Geberit (+1,06%, a 533,60 franchi). Il resto delle blue chip si è mosso con maggiore sobrietà, sostenendo comunque il listino.