Mercati azionari La borsa svizzera chiude in rialzo

hm, ats

22.11.2023 - 17:38

È stata una giornata di moderati rialzi.
È stata una giornata di moderati rialzi.
Keystone

La borsa svizzera chiude anche la terza seduta settimanale in rialzo: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'832,39 punti, in progressione dello 0,47% rispetto a ieri.

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Il mercato ha vissuto oggi una giornata calma, complice anche l'approssimarsi della festività del Thanksgiving di domani negli Stati Uniti, che invoglia molte persone ad allungare il fine settimana. A detta degli operatori non pochi investitori sembrano già concentrarsi sullo shopping del Black Friday.

Scarso impatto hanno così avuto i verbali – pubblicati ieri sera – dell'ultima riunione della Federal Reserve, dai quali emerge che la banca centrale è pronta ulteriori rialzi dei tassi d'interesse se i progressi sull'inflazione dovessero rivelarsi insufficienti. Anche la presidente della Banca centrale europea (Bce) Christine Lagarde ha peraltro detto che è troppo presto per cantare vittoria sul rincaro.

I trader hanno pure tenuto d'occhio gli sviluppi in Medio Oriente, con l'annuncio di una temporanea tregua nel conflitto fra Israele e Hamas. Sorvegliato speciale, in quest'ambito, è il prezzo del petrolio, che risulta in netto calo: non è passato inosservato lo slittamento di alcuni giorni della riunione dell'Opec, a quanto sembra perché l'Arabia Saudita non è soddisfatta dei livelli di produzione degli altri membri.

A livello di singoli titoli si è messa in mostra Alcon (+2,23% a 65,00 franchi), che si sta riprendendo dalle recenti perdite. Nello stesso comparto farmaceutico ha funto da traino Novartis (+1,09% a 86,00 franchi), mentre si è defilata Roche (-0,42% a 236,60 franchi). Fra i due pesi massimi si è inserita Nestlé (+0,55% a 100,30 franchi).

Partners Group (+1,34% a 1131,50 franchi) ha annunciato la cessione a Blackstone dello sviluppatore di software inglese Civica, un'operazione che potrebbe valere 2,5 miliardi di dollari. Nel segmento finanziario non ha sfigurato UBS (+0,74% a 23,13 franchi). Givaudan (-1,34% a 3230,00 franchi) ha invece subito l'impatto negativo di un cambiamento di raccomandazione operato da Morgan Stanley,

Acquisti sono stati segnalati sui valori particolarmente sensibili alla congiuntura quali Holcim (+0,48% a 62,80 franchi), Sika (+0,81% a 236,90 franchi), ABB (+0,59% a 33,96 franchi) e Kühne+Nagel (+0,61% a 248,80 franchi).

Nel mercato allargato è giunta la messa in guardia di Helvetia (-4,36% a 118,50 franchi), che ha parlato di oneri per sinistri eccezionalmente elevati nel terzo trimestre legati a un insolito accumulo di eventi atmosferici intensi. Sotto pressione si è trovata ancora una volta Julius Bär (-1,23% a 48,15 franchi), sulla scia di notizie non confermate relative a prestiti a Signa, gruppo in crisi, crediti che sarebbero coperti da azioni della stessa società Signa.