Mercati azionariLa Borsa svizzera chiude in rialzo
hm, ats
18.10.2022 - 17:59
Quarta seduta positiva consecutiva per la borsa svizzera: non accadeva dallo scorso maggio. Oggi l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'578,76 punti, in progressione dello 0,76%, mentre il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,82% a 13'526,36 punti.
hm, ats
18.10.2022, 17:59
18.10.2022, 18:04
SDA
Ad aiutare i mercati sono stati alcuni deboli dati congiunturali americani. Attualmente una frenata dell'economia è ben vista, perché potrebbe portare la Federal Reserve a essere meno aggressiva nella sua politica di rialzo dei tassi d'interesse. I corsi sono stati sostenuti anche dalle novità provenienti dal Regno Unito, con il cambiamento delle politiche fiscali deciso dal governo, un passo che tranquillizza gli investitori messi sul chi vive nelle scorse settimane.
L'SMI è così salito nel pomeriggio ai massimi da un mese a questa parte: un movimento di una certa importanza, considerato che giovedì scorso aveva segnato in giornata un nuovo minimo dell'anno, prima di risollevarsi nel finale. La performance da inizio gennaio rimane comunque ampiamente negativa: -18%.
Oggi l'attenzione era concentrata su Roche (-0,80% a 327,00 franchi), che ha reso noto un fatturato trimestrale inferiore alle attese, sebbene con segnali positivi nel comparto della diagnostica. Un po' più ispirati sono apparsi gli altri due pesi massimi difensivi Nestlé (+0,20% a 107,78 franchi) e Novartis (+0,39% a 77,29 franchi).
Nel pomeriggio è stata poi sospesa l'azione di Holcim (+2,83% a 42,82 franchi) senza che se ne sapesse il motivo: la società ha poi comunicato che pagherà 778 milioni di dollari negli Usa per archiviare le accuse che riguardavano l'attività in Siria di Lafarge, l'entità francese con cui nel 2015; tornato in seguito a essere scambiato, il titolo non ne ha risentito. Acquisti sono stati peraltro segnalati anche su diversi altri valori particolarmente sensibili ai cicli economici, a partire da ABB (+1,95% a 26,66 franchi) e Sika (+3,47% a 223,70 franchi).
Swiss Re (+0,27% a 73,48 franchi) ha da parte sua lanciato un avvertimento sul risultato, annunciando una perdita di 500 milioni di dollari nel periodo luglio-settembre, soprattutto sulla scia dei danni provocati dall'uragano Ian negli stati Uniti. Fra i bancari Credit Suisse (+1,57% a 4,60 franchi), al centro di nuove voci non confermate riguardanti vendite di comparto e interventi di sostegno di altri istituti, si è mossa in linea con UBS (+1,47% a 14,82 franchi): entrambe le azioni hanno approfittato dei risultati trimestrali finora favorevoli pubblicati dai concorrenti americani.
Nel mercato allargato ha suscitato un certo interesse la notizia che Barry Callebaut (+0,87% a 1856,00 franchi) avrà la sua prima unità di produzione in Nordafrica.