La borsa svizzera avvia la penultima settimana dell'anno con una seduta in ribasso: l'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 8602,61 punti, in flessione dell'1,27% rispetto a venerdì, mentre il listino globale SPI ha perso l'1,35% a 10'038,49 punti.
La situazione sul mercato azionario rimane tesa: fra gli investitori rimangono elevati i timori riguardo alla tenuta della crescita economica, affermano gli analisti. Sul fronte interno i fari erano puntati su ABB (-1,76% a 19,25 franchi), che ha annunciato la vendita del comparto reti elettriche a Hitachi; il titolo è partito bene, ma è andato poi spegnendosi.
Fra i bancari Julius Bär (-1,83% a 36,44 franchi) è apparsa più in difficoltà di UBS (-1,44% a 12,33 franchi) e Credit Suisse (-1,07% a 11,08 franchi). Non si sono sottratti alla corrente generale i pesi massimi Nestlé (-1,15% a 82,88 franchi), che ha annunciato il taglio di 380 impieghi in Germania, Novartis (-1,42% a 85,78 franchi) e Roche (-0,68% a 248,20 franchi). Nel mercato allargato Autoneum (+4,23% a 138,00 franchi) ha beneficiato di un mini-rimbalzo dopo aver perso il 30% venerdì in seguito a un avvertimento sugli utili.
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