Seduta dai toni rosso accesi, conclusa poi però con un certo recupero, per la borsa svizzera: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'506,13 punti, in flessione dello 0,41% rispetto a ieri.
hm, ats
12.05.2022, 17:45
12.05.2022, 17:55
SDA
Anche il listino allargato SPI ha perso lo 0,41%, attestandosi a 14'841,26 punti.
Il tema del momento rimane l'inflazione, argomento che ha trovato oggi nuova linfa negli ultimi dati sui prezzi alla produzione negli Stati Uniti, saliti in modo più marcato di quanto atteso. Tutti ormai sono convinti che arriveranno nuove strette monetarie da parte della Federal Reserve, cui si affiancheranno i primi movimenti di normalizzazione monetaria anche della Banca centrale europea (Bce) e – forse già in dicembre, secondo gli economisti di Credit Suisse – della Banca nazionale svizzera.
«I tempi in cui si poteva guadagnare in borsa rapidamente e quasi senza rischi sono definitivamente finiti», ha fatto notare un operatore. Altri sono meno categorici: al momento gli investitori recepiscono solo le informazioni negative, ignorando i dati fondamentali che sono almeno in parte positivi, ha sostenuto un analista.
Chiaramente non mancano comunque i fattori d'incertezza, a partire dalle conseguenze della guerra in Ucraina e dai confinamenti in Cina, con effetti a cascata sulla congiuntura globale e sulla tenuta delle catene di approvvigionamento. E anche su questi fronti la giornata odierna più di nuvole che di sereno ha riempito il cielo.
Sul fronte interno l'attenzione era rivolta a Zurich (+1,50% a 452,10 franchi), che ha pubblicato risultati trimestrali superiori alle previsioni e che ha sopravanzato gli altri due valori assicurativi, Swiss Re (+0,57% a 81,22 franchi) e Swiss Life (-0,33% a 539,60 franchi). In difficoltà sono apparsi i bancari UBS (-1,06% a 16,79 franchi) e Credit Suisse (-0,79% a 6,31 franchi); nello stesso settore finanziario non ha convinto Partners Group (-1,08% a 1012,00 franchi).
Non univoci si sono rivelati i titoli particolarmente dipendenti dalla congiuntura come ABB (-0,60% a 28,23 franchi), Holcim (-0,82% a 45,94 franchi), Sika (+0,35% a 260,90 franchi) e Geberit (+0,66% a 514,80 franchi). È tornata a perdere terreno, nel segmento del lusso, Richemont (-2,42% a 105,05 franchi), che ieri era avanzata del 5%. Le difficoltà a cui è confrontato il comparto tecnologico a livello globale hanno frenato solo inizialmente Logitech (+0,45% a 58,64 franchi).
Fra i pesi massimi difensivi ha cercato di trainare il listino Novartis (+0,57% a 85,19 franchi), ma scarso sostegno è giunto da Nestlé (-0,05% a 121,72 franchi) e soprattutto da Roche (-2,33% a 320,35 franchi), già sotto pressione ieri.
Nel mercato allargato si è guardato fra l'altro a Flughafen Zurich (+1,70% a 155,60 franchi), dopo che ieri sera sono stati diffusi gli ultimi dati sul flusso di passeggeri all'aeroporto di Zurigo.