Mercati azionari La Borsa svizzera chiude in ribasso

hm, ats

3.7.2023 - 17:44

Il mercato elvetico è entrato in modo tutto sommato poco movimentato nel secondo semestre.
Il mercato elvetico è entrato in modo tutto sommato poco movimentato nel secondo semestre.
Keystone

La borsa svizzera avvia la nuova settimana e il secondo semestre con una seduta a lungo moderatamente positiva, ma chiusa infine in ribasso: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'219,15 punti, in flessione dello 0,54% rispetto a venerdì.

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La maggior parte degli investitori dovrebbe essere più che soddisfatta dei primi sei mesi dell'anno (il mercato elvetico ha guadagnato circa il 5%), ma la seconda metà del 2023 potrebbe rivelarsi più complicata. Pesano infatti i timori relativi all'aumento dei tassi di interesse e al rallentamento della congiuntura globale.

Il modo in cui le aziende stanno affrontando il difficile contesto apparirà più chiaro a partire da metà luglio, quando cominceranno a fioccare i primi dati semestrali. Fino ad allora le piazze finanziarie presteranno maggiore attenzione ai dati macroeconomici, come le indicazioni relative al mercato del lavoro statunitense (previste per la fine della settimana) o gli indici Pmi (pubblicati oggi). Sorvegliata speciale rimane naturalmente anche l'inflazione: in Svizzera – è notizia di oggi – il rincaro è sceso sotto il 2% in giugno, attestandosi all'1,7%.

Il mercato elvetico è stato sostenuto da Nestlé (+0,22% a 107,84 franchi), mentre Roche (-0,02% a 273,45 franchi) – che ha all'inizio beneficiato di buone nuove concernenti il preparato Evrysdi nel trattamento di bambini affetti da atrofia muscolare spinale – ha alla fine marciato sul posto; fin da subito si invece è defilato il terzo peso massimo difensivo, Novartis (-1,62% a 88,54 franchi).

Le paure riguardanti l'evoluzione economica hanno tarpato le ali alle azioni più sensibili alla congiuntura quali ABB (-1,62% a 34,61 franchi) e Sika (-1,33% a 252,30 franchi). Nel comparto finanziario si è per contro messa in mostra UBS (+1,02% a 18,28 franchi), che stando a notizie di stampa probabilmente non dovrà avvalersi per il momento delle garanzie concesse dalla Confederazione in relazione all'acquisizione di Credit Suisse. Givaudan (-0,24% a 2958,00 franchi) ha da parte sua a lungo approfittato di un giudizio di Stifel, prima di perdere terreno nel finale.

Nel mercato allargato va segnalato il rialzo di Dormakaba (+4,48% a 420,00 franchi), che ha presentato un importante programma di risparmio, con la soppressione di 800 impieghi. Dätwyler (-2,31% a 186,40 franchi) ha per contro sofferto per il nervosismo creato da un possibile divieto nell'Ue delle capsule di caffè in alluminio e plastica: l'azienda urana è un importante fornitore di Nespresso.