Mercati azionariLa Borsa svizzera chiude in ribasso
hm, ats
18.1.2022 - 17:46
La borsa svizzera chiude in ribasso, per la quinta volta nelle ultime sette sedute. L'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'529,56 punti, in flessione dello 0,82% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha perso lo 0,95%, in calo a 15'876,69 punti.
Keystone-SDA, hm, ats
18.01.2022, 17:46
18.01.2022, 18:06
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L'atmosfera generale continua a essere dominata dall'incertezza, considerati i diversi fronti caldi. In particolare l'aumento del prezzo del petrolio, che ha raggiunto un massimo pluriennale, dà nuovi argomenti a chi teme un'inflazione galoppante.
L'opinione comune è che le banche centrali dovranno reagire con una stretta monetaria. E a questo proposito il timore è che la Federal Reserve possa accelerare notevolmente i tempi degli aumenti dei tassi d'interesse. Questo potrebbe portare a un rallentamento della ripresa economica globale, già alle prese con le difficoltà legate alla pandemia.
Non vi è quindi da stupirsi se non pochi investitori tendano a realizzare i guadagni conseguiti nel 2021: non va infatti scordato che il mercato è arrivato a un livello record esattamente nella prima seduta del 2022, il 3 gennaio, quando l'SMI ha raggiunto 12'997 punti.
La seduta si è rivelata così tutta in salita per i valori maggiormente sensibili ai cicli congiunturali quali ABB (-1,82% a 33,52 franchi), Holcim (-1,67% a 51,66 franchi), Geberit (-1,04% a 645,00 franchi) e Sika (-2,93% a 324,90 franchi). Nel segmento del lusso ha arretrato Richemont (-1,29% a 134,10 franchi) e seri problemi ha palesato anche, in ambito tecnologico, Logitech (-1,94% a 74,90 franchi).
Una certa resistenza è stata almeno in parte mostrata dagli assicurativi Swiss Life (+0,10% a 612,00 franchi), Zurich (-0,20% a 438,70 franchi) e Swiss Re (+0,91% a 97,88 franchi). Assai meno tonici sono apparsi i bancari UBS (-1,28% a 17,75 franchi) e Credit Suisse (-1,35% a 9,20 franchi). Nello stesso comparto finanziario Partners Group (-3,61% a 1309,50 franchi) si è confermato fra i titoli con la performance peggiore dell'anno nuovo.
Tra i pesi massimi difensivi Nestlé (+0,36% a 122,38 franchi) è stata preferita a Novartis (-0,42% a 82,10 franchi) e Roche (-0,67% a 364,90 franchi).
Nel mercato i riflettori erano puntati su Lindt & Sprüngli (-2,96% a 108'100,00 franchi), che ha fornito il dato sul fatturato 2021, e su Vifor (invariata a 161,90 franchi), dopo la pubblicazione dei dettagli relativi all'acquisizione da parte del gruppo australiano CSL.