Mercati azionariLa Borsa svizzera chiude in ribasso
hm, ats
5.2.2021 - 17:44
La borsa svizzera termina con una seduta in ribasso una settimana comunque lievemente positiva. L'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 10'755,47 punti, in flessione dello 0,97% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha perso lo 0,87% a 13'429,30 punti.
Il mercato è fin da subito partito sotto tono, smarcandosi da altre piazze continentali, e con il trascorrere delle ore ha puntato sempre più verso il basso. L'indice di volatilità VSMI – il «barometro della paura» – si è nettamente contratto rispetto a venerdì scorso, ma rimane a un livello più alto della media pluriennale.
Il rapporto mensile sul mercato del lavoro americano non è stato in grado di fornire impulsi, sebbene il tasso di disoccupazione sia a sorpresa sceso. I temi di fondo non cambiano: da una parte vi sono le speranze di una ripresa globale, favorite anche dalle aspettative relative al piano di aiuti anti-Covid negli Usa, dopo che il presidente Joe Biden ha segnalato disponibilità al compromesso con i repubblicani; dall'altra in primo piano rimangono il coronavirus e le campagne di vaccinazione.
L'SMI è comunque riuscito a recuperare qualcosa nel corso della settimana, tornando così a presentare una performance 2021 positiva, rispetto ai 10'703 punti di fine dicembre 2020. Il recupero sarebbe potuto essere più marcato se non fosse stato per la scarsa verve mostrata dai pesi massimi Nestlé (-1,73% a 100,24 franchi) e Roche (-2,40% a 308,65 franchi); meglio si è difesa Novartis (+0,21% a 81,70 franchi).
ABB (-0,73% a 25,90 franchi) era in cerca di stabilizzazione dopo le forte perdite di ieri (-5%), ma non ha brillato in un segmento di valori particolarmente sensibili ai cicli economici nel quale LafargeHolcim (+0,54% a 49,95 franchi) ha convinto più di Sika (-0,84% a 249,00 franchi) e Geberit (-1,15% a 548,80 franchi). In contro tendenza si è mostrato il comparto del lusso, con Swatch (+1,55% a 268,80 franchi) ancora più tonica di Richemont (+0,59% a 85,80 franchi).
Dopo alcune sedute positive non hanno fatto faville i bancari Credit Suisse (-0,28% a 12,30 franchi) e UBS (-0,26% a 13,42 franchi). Non univoci hanno chiuso gli assicurativi Swiss Life (+0,09% a 428,70 franchi), Zurich (-0,32% a 374,10 franchi) e Swiss Re (-0,36% a 82,48 franchi).
Nel mercato allargato va segnalato il balzo di AMS (+5,75% a 23,74 franchi), dopo una raccomandazione di BNP Paribas. Volumi di contrattazione insolitamente elevati sono stati notati per Landis+Gyr (-4,47% a 61,60 franchi): vi è un grande investitore che sta cedendo quote, hanno commentato gli operatori.