Svizzera Borsa chiude in ribasso

hm, ats

20.9.2022 - 17:50

Non è stata una buona giornata per il mercato elvetico.
Non è stata una buona giornata per il mercato elvetico.
Keystone

La borsa svizzera torna a puntare verso il basso, dopo il timido inizio di settimana positivo. L'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'476,54 punti, in flessione dell'1,32% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha perso l'1,28% a 13'411,41 punti.

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Il mercato aveva oggi aperto in moderato rialzo, ma ha rapidamente virato in ribasso confermando il nervosismo degli investitori, che aspettano con sempre maggiore trepidazione gli ultimi orientamenti della Federal Reserve. L'aumento dei tassi che sarà deciso domani sarà di 0,75 punti, oppure addirittura di 1 punto? Attualmente l'80% degli esperti propende per la prima ipotesi.

Se questo scenario si confermerà non viene escluso un recupero dei mercati azionari, che ultimamente hanno perso parecchie piume: in una settimana l'SMI ha lasciato sul terreno oltre il 4%. All'indomani della riunione della Fed toccherà poi alla Banca nazionale svizzera (BNS), alla Bank of Japan e alla Bank of England aggiornare la loro politica monetaria.

Compito degli istituti è soffocare l'inflazione, che getta ombre sempre più cupe sulle prospettive dell'economia mondiale. Il rincaro fa ormai paura: è notizia di oggi che i prezzi alla produzione in Germania sono salititi in agosto del 7,9% rispetto a luglio e del 46% su base annua, valori che non si vedevano dall'inizio delle rilevazioni statistiche, nel 1949.

Sul fronte interno i riflettori erano puntati su Richemont (+0,34% a 101,80 franchi), sulla scia degli ultimi dati sull'export orologiero. La giornata si è presentata più difficile per altri valori particolarmente sensibili ai cicli congiunturali quali ABB (-1,03% a 25,99 franchi), Holcim (-1,94% a 43,54 franchi), Sika (-1,36% a 203,30 franchi) e Geberit (-2,20% a 422,00 franchi). Ha arretrato meno Sonova (-0,31% a 228,80 franchi), al suo secondo giorno nell'olimpo dell'SMI.

Vendite sono state segnalate sui bancari Credit Suisse (-2,14% a 4,90 franchi) e UBS (-1,17% a 15,60 franchi), come pure sugli assicurativi Swiss Life (-1,41% a 503,80 franchi), Swiss Re (-1,57% a 80,16 franchi) e Zurich (-1,91% a 421,50 franchi). Nello stesso comparto finanziario ha perso ancora terreno anche Partners Group (-1,72% a 881,80 franchi).

Non sono riusciti a sostenere adeguatamente il listino di pesi massimi difensivi Nestlé (-1,41% a 106,32 franchi), Roche (-1,52% a 317,00 franchi) e Novartis (-1,07% a 76,85 franchi).

Nel mercato allargato si è messa in luce Bachem (+14,00% a 57,80 franchi), dopo la notizia di un importante ordinativo. Basilea (+1,42% a 39,25 franchi) ha da parte sua ritoccato al rialzo le previsioni sul fatturato 2022. Flughafen Zürich (-1,60% a 153,50 franchi) ha per contro sofferto a causa di un giudizio negativo di Barclays.