Mercati azionari Borsa svizzera chiude negativa

ATS

16.9.2019 - 17:57

La borsa svizzera ha chiuso in ribasso la prima seduta della settimana, con l'indice SMI dei principali titoli in flessione dello 0,78% a 9'969,19 punti, mentre l'indice complessivo SPI ha ceduto lo 0,80% a quota 12'072,88.

I mercati sono stati trascinati al ribasso dalle tensioni venutesi a creare dopo l'attacco agli impianti petroliferi in Arabia Saudita. I danni a queste infrastrutture hanno portato ad un aumento del prezzo del petrolio e offuscato l'atmosfera sui mercati finanziari, già gravati dalle incertezze legate alla Brexit e dal contenzioso commerciale tra Cina e Stati Uniti.

Gli investitori hanno anche guardato alla prossima riunione, prevista mercoledì, della FED americana: in quell'occasione, secondo le previsioni, il presidente Jerome Powell potrebbe annunciare un nuovo taglio dei tassi di riferimento.

Sulla piazza zurighese sono subito apparsi in difficoltà i bancari con Credit Suisse (-1,72% a 12.875 franchi), che ha fatto peggio di UBS (-0,95% a 11.515 franchi). Molto debole, tra i titoli ciclici, anche Adecco, che ha lasciato sul campo l'1,39% (a 56.70 franchi), mentre tra i pesi massimi difensivi il colosso dell'alimentare Nestlé è arretrato dello 0,94% (a 105.26 franchi).

Sono scivolati all'indietro pure i farmaceutici Novartis (-0,93% a 85.85 franchi) e Roche (-0,13% a 272.95 franchi). Il difficile momento geopolitico ha inciso pesantemente sul segmento del lusso: Swatch si è indebolita del 2,11% (a 278.80 franchi) e Richemont dell'1,78% (a 79.32 franchi).

Sul mercato allargato AMS ha registrato una flessione del 2,39% (a 47.03 franchi): in mattinata, la società ha annunciato nuovi dettagli sulla prevista acquisizione del suo concorrente Osram. Schmolz+Bickenbach, dopo un declassamento da parte di UBS, ha fatto un tonfo del 10,71% (a 0,221 franchi).

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