Mercati azionari Borsa svizzera: chiude poco mossa, SMI -0,02%

hm, ats

30.8.2021 - 17:43

Scarso dinamismo oggi in borsa.
Scarso dinamismo oggi in borsa.
Keystone

La Borsa svizzera avvia la nuova settimana con una seduta poco movimentata. L'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'436,58 punti, in flessione dello 0,02% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,14%, salendo a 16'005,29 punti.

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Archiviata quasi completamente la stagione dei risultati semestrali il mercato era alla ricerca di nuovi impulsi in grado di favorire una nuova avanzata. Su tutte le piazze è stato accolto con sollievo il fatto che il presidente della Federal Reserve Usa Jerome Powell abbia venerdì parlato con cautela del piano di ridimensionamento dell'acquisto di titoli, sottolineando anche che l'inizio del cosiddetto «tapering» non è da considerare un segnale di un prossimo aumento dei tassi d'interesse.

Un altro argomento di discussione ormai da mesi al centro dell'interesse è rappresentato dall'inflazione. A questo proposito non ha provocato grandi sussulti oggi il dato sul rincaro in Germania. Un'analisi più approfondita della situazione è rimandata a domani, quando saranno diffuse le specifiche informazioni riguardo all'intera Eurozona.

Sul fronte interno sotto pressione si è trovata Swiss Re (-1,23% a 84,86 franchi), sulla scia dei timori per le conseguenze degli uragani negli Usa, con effetti a cascata anche sui due altri assicurativi, Swiss Life (-0,21% a 483,60 franchi) e Zurich (-0,22% a 401,70 franchi). Non vi è stata per contro unanimità di veduta fra i bancari UBS (-0,36% a 15,34 franchi) e Credit Suisse (+0,19% a 9,72 franchi).

Non perfettamente univoci hanno chiuso i valori più ciclici come Holcim (-0,11% a 52,58 franchi), Sika (+0,30% a 333,40 franchi), ABB (+0,44% a 34,35 franchi) e Geberit (+0,08% a 770,00 franchi). Nel segmento del lusso Richemont (-1,06% a 102,20 franchi) ha sofferto ancora più di Swatch (-0,53% a 261,60 franchi).

Non hanno aiutato il listino Roche (-0,14% a 365,80 franchi) – che ha ritirato negli Usa la richiesta di approvazione accelerata per il suo preparato Tecentriq – e Novartis (-0,25% a 84,07 franchi), mentre maggiore dinamismo è stato mostrato dal terzo peso massimo difensivo, Nestlé (+0,53% a 116,98 franchi).