Borsa svizzera Chiusura vicina al pareggio

Chiusura vicina alla parità per la Borsa svizzera. L'indice dei titoli SMI ha terminato le contrattazioni con un -0,02% a 11'877,27 punti, quello allargato SPI con un -0,06% a 15'265,84.

In mattinata il mercato elvetico, così come le principali piazze europee, ha aperto con entusiasmo. Gli investitori hanno accolto in modo positivo le mosse della Fed sui tassi, alzati di mezzo punto percentuale per la prima volta dal 2000. Una stretta decisa per combattere l'inflazione galoppante.

A livello svizzero i dati congiunturali risultano buoni, con le aziende elvetiche che nonostante la crisi in Ucraina si trovano nella situazione migliore da anni. Il barometro del Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo (KOF) ha raggiunto in aprile i suoi massimi dal 2010/2011.

Preoccupazioni arrivano però dagli Stati Uniti, cosa che ha raffreddato i mercati internazionali. Le richieste di sussidi alla disoccupazione sono salite la scorsa settimana di 19.000 unità a quota 200.000, un dato peggiore delle attese. L'avvio di Wall Street è stato di conseguenza negativo, con momenti di flessione anche notevole.

A livello di SMI, gli occhi erano puntati su Swiss Re, che ha chiuso il primo trimestre con una perdita netta di 248 milioni di dollari, contro l'utile di 333 milioni di un anno fa. Il titolo è risultato il peggiore di giornata, in contrazione del 3,24% a 77,74 franchi. Contrastati gli altri assicurativi, con Swiss Life in calo dello 0,92% a 557,80 e Zurich in crescita dello 0,07% a 447,40.

Contrastati anche i pesi massimi difensivi, con Novartis e Roche entrambe in discesa dello 0,09%, rispettivamente a 85,23 e 347,70 franchi, e Nestlé in incremento dello 0,66% a 124,80. Negativi dal canto loro i bancari, con Credit Suisse – che oggi ha aumentato le stime dei costi del caso Bermuda a circa 600 milioni di dollari – che cede il 2,84% a 6,71 e UBS che lascia sul terreno lo 0,65% a 16,93.

I migliori titoli di giornata sono risultati Partners Group (+1,61% a 1'009,00 franchi), Geberit (+1,17% a 534,80) e Logitech (+1,01% a 61,94).