La Borsa svizzera rimane negativa nel primo pomeriggio con l'indice SMI dei principali titoli che a due ore dalla chiusura segna un calo dello 0,32% a 8'574,67 punti, mentre l'indice complessivo SPI scende dello 0,44% a quota 9'993,92.
Molti investitori avevano sperato in un rally di fine anno. Ora che sta diventando evidente l'esatto contrario, dovranno regolare la loro posizione, ha detto un trader. Sul morale degli operatori pesano le preoccupazioni economiche e le incertezze politiche. In Germania l'indice Ifo è sceso per il quarto mese consecutivo, mentre in Svizzera vari istituti hanno abbassato le previsioni congiunturali.
Vi è inoltre attesa per le decisioni della Fed sui tassi d'interesse. Al riguardo il presidente Donald Trump è tornato ad attaccare la banca centrale americana, invitandola a non commettere errori e a non rendere il mercato meno liquido di quello che è al momento. Secondo le attese la Fed alzerà i tassi di un quarto di punto.
Sulla piazza zurighese poco dinamici appiano i titoli difensivi, con Nestlé che scivola dello 0,84% e Novartis dello 0,93%, mentre Roche riesce a stento a rimanere a galla (+0,04%).
Contrastati i bancari: Credit Suisse arretra dello 0,63% e Julius Bär dello 0,19%, mentre sopra la soglia della parità risulta UBS (+0,69%). Tendenza non univoca, nello stesso comparto finanziario, pure per gli assicurativi: Zurich Insurance (+0,07%) rimane in territorio positivo; sotto la soglia della parità viceversa Swiss Re (-0,07%) e Swiss Life (-0,13%).
Nel segmento del lusso Swatch rallenta ma segna comunque un rialzo (+0,57%), così come Richemont (+0,83%).
Sul mercato allargato Temenos sta cedendo il 3,41%. Il Gruppo Ems, che oggi ha detto di aspettarsi ricavi e risultati operativi superiori a quelli del 2017, sta avanzando dell'1,04%.
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