ZURIGO
La Borsa svizzera rimane negativa con l'indice SMI dei principali titoli che verso le 11.30 segna una flessione dello 0,42% a 9'270,63 punti. Scende anche l'indice complessivo SPI: -0,46% a quota 10'585,31.
Sul piano internazionale continua a destare preoccupazione l'escalation della crisi in Catalogna, che sta deprimendo i mercati europei. L'incertezza riguarda gli sviluppi dello scontro in atto tra Barcellona e Madrid dopo la scadenza dell'ultimatum intimato dal governo centrale al leader catalano Carles Puigdemont. Sul piano psicologico, secondo gli esperti, gioca un ruolo anche il trentesimo anniversario del "lunedì nero" del 1987.
Sul fronte interno l'attenzione è puntata su Roche, che per i primi nove mesi dell'anno ha annunciato un fatturato in rialzo del 5%, e su Nestlé, il cui volume d'affari sui tre trimestri è calato dello 0,4% a causa di dismissioni, mentre è salito del 2,6% in termini di crescita organica. La società farmaceutica sta scivolando dello 0,70% e il colosso dell'alimentare dello 0,47%. Migliore, seppure negativa, la prestazione del terzo peso massimo difensivo Novartis (-0,07%).
Tra i bancari Credit Suisse, dopo la chiacchierata proposta di dividere l'istituto in tre unità, sta perdendo lo 0,19%: fanno peggio Ubs (-0,59%) e soprattutto Julius Bär (-1,28%). Nel comparto assicurativo Swiss Re rimane incollata sulle quotazioni di ieri, SwissLife arretra dello 0,70%, mentre avanza Zurich (+0,21%): è l'unico titolo in controtendenza assieme ad Adecco (+0,12%).
Sul mercato allargato hanno informato sull'andamento degli affari GAM (-1,59%), Inficon (-4,83%) e Panalpina (-0,07%). Temenos, che ieri sera ha presentato i risultati trimestrali, sta guadagnando l'1,05%.
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