Grandi banche Credit Suisse, anno parte molto bene ma oneri per Greensill Capital

hm, ats

16.3.2021 - 10:20

I guadagni stanno lievitando.
I guadagni stanno lievitando.
Keystone

Credit Suisse ha cominciato bene l'anno sul fronte operativo: i mesi di gennaio e febbraio si sono rivelati i migliori degli ultimi dieci anni, per quanto riguarda l'utile ante-imposte.

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La grande banca fa anche sapere che potrebbe subire oneri in relazione alla liquidazione della società anglo-australiana Greensill Capital.

Le prime indicazioni che erano state fornite in febbraio, al momento della presentazione del bilancio dell'anno scorso, hanno quindi trovato conferma: il 2021 è partito in modo positivo, ha indicato l'istituto in un comunicato diffuso in occasione di una conferenza per gli investitori.

Particolarmente dinamico si è mostrato il settore della banca d'investimento, che ha visto i ricavi salire di oltre il 50% su base annua. Ma anche il comparto dell'amministrazione patrimoniale ha approfittato della forte attività dei clienti.

Nonostante la pandemia in corso, le inadempienze sui prestiti rimangono invece limitate. I segnali di ripresa dell'economia globale stanno anche cominciando ad avere un impatto positivo sugli accantonamenti.

Al capitolo Greensill Capital, la priorità continua ad essere il rimborso degli investitori dei quattro fondi curati da Credit Suisse insieme alla società ormai in liquidazione. Finora sono stati effettuati primi pagamenti per 3,1 miliardi di dollari: in totale i quattro fondi – che come noto investivano denaro in prodotti detti di supply chain finance, cioè di finanziamento della catena di approvvigionamento delle aziende – all'inizio di marzo avevano un patrimonio di 10 miliardi di dollari.

Per quanto concerne il credito di 140 milioni di dollari concesso da Credit Suisse a Greensill Capital il liquidatore fallimentare ha da poco pagato 50 milioni di dollari: l'importo ancora in sospeso si riduce in tal modo a 90 milioni. Sebbene questi dossier si trovino ancora ancora in una fase iniziale potrebbero emergere dei costi per la banca, mette peraltro in guardia la dirigenza.

La notizia delle difficoltà dell'impresa fondata dal finanziere australiano Lex Greensill, con cui Credit Suisse collaborava, hanno nelle ultime settimane messo sul chi vive gli investitori e in borsa il corso del titolo dell'istituto ne ha risentito.