Credit SuisseCredit Suisse: nel fissare i bonus si terrà più conto dei rischi
hm, ats
28.1.2022 - 15:00
Sotto pressione in seguito alle perdite miliardarie subite nel dissesto di alcune società, Credit Suisse vuole tenere in maggior conto la gestione dei rischi nell'ambito della fissazione dei bonus ai dipendenti.
hm, ats
28.01.2022, 15:00
28.01.2022, 15:09
SDA
«Il nostro obiettivo è quello di distribuire compensi che trovino il giusto equilibrio tra gli interessi dei collaboratori, degli azionisti e delle altre parti interessate», affermano i vertici del gruppo bancario in una nota interna che è stata confermata oggi all'agenzia Awp. Obiettivo è «rafforzare la cultura della responsabilità individuale attraverso incentivi appropriati».
Una portavoce ha indicato che la banca vuole «allineare ancora più marcatamente le remunerazione agli obiettivi strategici del gruppo, in particolare nell'area della gestione del rischio». I quadri superiori riceveranno una parte delle loro gratifiche in azioni, che saranno assegnate solo «se alcune linee guida legate ai nostri obiettivi strategici saranno soddisfatte». Per la parte pagata in contanti i dipendenti dovranno accettare le condizioni stabilite dall'azienda, compreso un rimborso parziale in caso di partenza entro tre anni dal pagamento. Le nuove regole concernono chi guadagna oltre 250'000 franchi annui.
Martedì la banca ha annunciato di aver dovuto procedere a un accantonamento per controversie legali di 500 milioni di franchi nel quarto trimestre. L'istituto deve digerire le bancarotte della società americana Archegos Capital – costata da sola almeno 5 miliardi di franchi – e dell'anglo-australiana Greensill Capital.
Per risollevare la banca e per portare una nuova cultura aziendale basata sulla responsabilità Credit Suisse aveva chiamato alla presidenza del consiglio di amministrazione (Cda) António Horta-Osório: dieci giorni or sono il manager con nazionalità portoghese e britannica ha rassegnato però le dimissioni con effetto immediato, travolto dalla vicenda delle quarantene anti-Covid non rispettate, e dopo solo otto mesi di attività è stato sostituto dall'ex top manager zurighese di UBS Axel Lehmann.
Lo scetticismo che circonda attualmente l'istituto fondato da Alfred Escher (1819-1882) è testimoniato dall'andamento del titolo in borsa: nelle ultime 52 settimane la performance dell'azione Credit Suisse è del -28%, un dato che agli investitori fa ancora più male, considerato che il corrispondente valore di UBS nello stesso periodo di tempo è salito del 30%. Nel mondo finanziario cresce quindi l'attesa di conoscere i risultati del quarto trimestre 2021 e dell'intero esercizio passato: bisognerà pazientare sino al 10 febbraio.