1.500 licenziamenti Migros vende alcune sue filiali, la direzione: «Esamineremo tutte le opzioni possibili»

SDA / pab

2.2.2024 - 14:21

Migros deciderà sul futuro dei propri negozi specializzati, tra cui «Obi» e «Do it + Garden», entro la metà del 2024. Intanto sta cercando acquirenti per la sua filiale di viaggi Hotelplan, quella di cosmetici e igiene Mibelle, nonché per Melectronics e SportX. Il gigante del commercio ha spiegato in una conferenza stampa le sue motivazioni.

Mario Irminger, presidente della Direzione generale della Federazione delle Cooperative Migros, a sinistra, parla insieme a Ursula Nold, presidente del Consiglio di amministrazione della Federazione delle Cooperative Migros, a destra, durante una conferenza stampa a Zurigo venerdì 2 febbraio 2024.
Mario Irminger, presidente della Direzione generale della Federazione delle Cooperative Migros, a sinistra, parla insieme a Ursula Nold, presidente del Consiglio di amministrazione della Federazione delle Cooperative Migros, a destra, durante una conferenza stampa a Zurigo venerdì 2 febbraio 2024.
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«I comitati delle cooperative Migros hanno preso decisioni lungimiranti», ha affermato in apertura della conferenza stampa Ursula Nold, presidente del Consiglio di amministrazione della Federazione delle Cooperative Migros (FCM).

Migros è in movimento e si è resa conto di non essere più il miglior proprietario in tutti i settori di attività. Ecco perché questo venerdì mattina il gigante arancione ha annunciato di essere alla ricerca di acquirenti per la sua filiale di viaggi Hotelplan, quella di cosmetici e igiene Mibelle, nonché per Melectronics e SportX, con una conseguente riduzione fino a 1500 posti di lavoro a tempo pieno in seno al gruppo.

La catena di articoli sportivi SportX e quella specializzata in prodotti elettronici Melectronics verranno ceduti definitivamente.

«Vogliamo rafforzare ulteriormente la posizione di numero uno della vendita al dettaglio in Svizzera. Come tutte le aziende, sentiamo i forti cambiamenti, sia in ambito geopolitico, sia nella tecnologia o nel cambiamento dello stile di vita delle persone», ha proseguito Ursula Nold.

Meno licenziamenti possibili

«Esamineremo tutte le opzioni possibili», ha dichiarato dal canto suo Mario Irminger, presidente della direzione generale della FCM, senza escludere esplicitamente la ricerca di nuovi proprietari.

I licenziamenti devono essere evitati il più possibile, s'è detto in conferenza stampa. L'azienda si rammarica della necessaria riduzione di 1.500 posizioni a tempo pieno, ma sta cercando di evitare i licenziamenti.

Solo nel Gruppo Migros ci sono ora circa 1.400 posti vacanti. Una parte dei tagli occupazionali potrebbe anche essere assorbita dalla fluttuazione naturale del personale.

«Ci concentriamo sul nostro core business e possiamo ridurre la complessità», ha aggiunto Nold. Queste decisioni mettono in moto molte cose. I dipendenti sono stati informati questo venerdì mattina e coloro che perderanno il lavoro saranno assistiti.

Perché questi importanti cambiamenti?

I negozi hanno subito una forte pressione sul mercato a causa del mutamento nelle abitudini dei consumatori, ha spiegato Irminger.

La pandemia di Covid ha poi ulteriormente accentuato le difficoltà e l'attività online non ha potuto compensare le perdite.

Si è quindi giunti alla conclusione di cercare nuovi proprietari per le divisioni. Il presidente della direzione generale della FMC ha sottolineato che per il momento il processo di vendita non dovrebbe ripercuotersi sui dipendenti, clienti e partner.

Coop come acquirente?

Mario Imringer, rispondendo a una domanda dei media, ha detto che non vuole ancora fare i nomi dei potenziali acquirenti. «Non c'è una rosa di candidati. Volevamo informare prima i dipendenti e i media».

A proposito di Coop come possibile acquirente Imringer afferma: «Tutti i potenziali acquirenti sono i benvenuti».

Dieci cooperative sono troppe?

Il capo di Migros ha inoltre annunciato che saranno apportate nuove modifiche per quanto concerne la gestione dei negozi specializzati.

L'azienda si concentrerà sulle esigenze delle condizioni di mercato e dei clienti. La complessità del portafoglio commerciale deve essere semplificata. «I clienti trarranno vantaggio se diventeremo più semplici e meno complessi».

In futuro il gigante arancione punta quindi a un modello più diretto, ad esempio sotto l'egida di un'unica cooperativa.

A titolo di paragone è stata citata la filiale tedesca Tegut, società in mano alla cooperativa Migros di Zurigo.