Mercato del lavoro Disoccupazione stabile ai minimi da 20 anni, tasso del 1,9% in giugno

hm, ats

7.7.2023 - 09:10

La disoccupazione rimane stabile a livelli storicamente molto bassi in Svizzera: il tasso dei senza lavoro si è attestato all'1,9% in giugno, valore identico a quello di maggio e ai minimi da oltre 20 anni, nonché quasi perfettamente in linea (-0,1 punti) con quello dello stesso mese del 2022.

La quota di disoccupati rimane stabile in Svizzera. (Immagine d'archivio).
La quota di disoccupati rimane stabile in Svizzera. (Immagine d'archivio).
KEYSTONE/CHRISTIAN BEUTLER

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Stando ai dati diffusi oggi dalla Segreteria di Stato dell'economia (Seco) in cifre assolute il numero dei disoccupati iscritti agli uffici regionali di collocamento (URC) è comunque sceso (circa -3000 sul mese e -7400 sull'anno) a 85'099.

A titolo di confronto, nel momento più critico della pandemia (gennaio 2021) erano stati registrati 170'000 senza lavoro, con un tasso al 3,7%. Le quote registrate dalla Seco sono comunque tradizionalmente basse: negli ultimi 20 anni il valore mensile più elevato è stato del 4,3%, che risale al gennaio 2004, quello più contenuto è l'attuale 1,9%, già raggiunto nel 2022 in settembre e ottobre.

Per trovare valori ancora più bassi bisogna tornare all'ottobre 2001 (1,7%).

Come viene calcolata la disoccupazione?

Va anche sottolineato come i dati sulla disoccupazione – che spesso suscitano un acceso dibattito, in particolare in Ticino – non tengano conto di coloro che hanno esaurito il diritto a ricevere le prestazioni e che ad esempio vivono di risparmi o si trovano a beneficio dell'assistenza.

Gli indicatori si basano inoltre sulle persone effettivamente iscritte all'URC: la definizione di disoccupato è quindi diversa da quella dell'Ufficio internazionale del lavoro (ILO), che opera attraverso sondaggi.

Stando all'ILO la disoccupazione in Svizzera nel primo trimestre (ultimo dato disponibile) era al 4,3%, superiore a quella di tutta una serie di paesi come per esempio la Germania, i Paesi Bassi, la Polonia o la Slovenia.

La Romandia è la più colpita

Tornando alle valutazioni della Seco, in Ticino nel giugno 2023 il tasso di disoccupazione si è attestato al 2,1% (invariato rispetto a maggio, -0,2 su base annua), nei Grigioni allo 0,7% (-0,3 e nessuna variazione).

I cantoni romandi rimangono i più colpiti dalla disoccupazione, pur restando tutti ampiamente sotto la soglia psicologica del 4%. Con un tasso del 3,5% il primato negativo spetta a Ginevra, seguono Giura (3,1%) e Vaud (3,0%); molto vicino è Basilea Città (2,9%).

Con un tasso dello 0,5%, Appenzello interno è invece il cantone con meno disoccupati. Il motore economico della nazione, Zurigo, è all'1,6%, un po' meno della media nazionale.

Il Ticino è all'ottavo posto fra i più toccati dal problema, mentre i Grigioni sono al sesto rango nella graduatoria dei meno colpiti. In termini assoluti, da Airolo a Chiasso si contano 3390 disoccupati (-46 mensile, -489 annuo), mentre nel cantone con capoluogo Coira la cifra è di 767 (-360 e +3).

La disoccupazione per fasce d'età

Tornando all'ambito nazionale, dai dati pubblicati dalla Seco emerge anche che il numero di giovani (15-24 anni) disoccupati è diminuito di 94 unità rispetto a maggio a un totale di 7463, cioè 295 persone in meno che un anno prima. Il tasso per questa fascia di età si è attestato all'1,7%, stabile sia sul mese che sull'anno.

I lavoratori ultra 50enni sono all'1,8% (-0,1 e -0,1 punti). I disoccupati di lunga durata (cioè quelli iscritti agli URC da oltre un anno) erano 11'028, il 5,6% in meno di maggio e il 47,3% in meno di dodici mesi prima: per la precisione si trattava di 87 giovani, 5085 25-49enni e 5800 ultra 50enni.

Più disoccupati tra i bulgari

Leggendo i dati in base alla nazionalità, gli svizzeri presentano una quota di senza lavoro dell'1,3% (stabile mensile, -0,1 annuo), gli stranieri del 3,3% (-0,2 e -0,2).

Per regione di provenienza, i tassi sono più elevati per i bulgari (7,0%), gli africani (6,5%) e i rumeni (5,5%). L'Ue è al 2,8%. Riguardo ai principali paesi confinanti, la Francia è al 4,1%, l'Italia al 2,8% e la Germania al 2,0%.

In oltre 2.000 hanno perso il diritto alla disoccupazione

Complessivamente, afferma ancora la Seco, le persone in cerca d'impiego registrate nel mese scorso erano 150'618, l'1,9% in meno di maggio e il 10,8% in meno di dodici mesi prima.

Tale cifra comprende, oltre ai disoccupati iscritti, le persone che frequentano corsi di riconversione o di perfezionamento, che seguono programmi occupazionali o che conseguono un guadagno intermedio. Il numero dei posti vacanti annunciati presso gli uffici di collocamento è pari a 51'731 (-76 mensile e -20'011 annuo).

I funzionari di Berna hanno pubblicato anche i dati relativi al lavoro ridotto per il mese di aprile (ultimo dato disponibile), che risulta praticamente quasi sparito: ha infatti colpito solo 1498 persone in 74 aziende.

Sempre in aprile 2128 persone hanno esaurito il diritto alle prestazioni dell'assicurazione contro la disoccupazione.