Parola dell'ex ministro«La Grecia è ormai uno Stato coloniale, sotto il dominio di UE e BCE»
hm, ats
13.10.2022 - 17:31
La Grecia è ormai uno Stato coloniale, sotto il dominio dell'Unione Europea (Ue) e della Banca centrale europea (Bce): ne è convinto l'ex ministro delle finanze Yanis Varoufakis, oggi parlamentare ad Atene.
hm, ats
13.10.2022, 17:31
13.10.2022, 17:38
SDA
«Viviamo tuttora in una dittatura di Bruxelles», afferma il politico che ha fondato il partito di sinistra MeRA25, in un'intervista pubblicata oggi dalla Weltwoche. «Ci siamo completamente e totalmente subordinati ad essa, siamo una colonia di Bruxelles e Francoforte».
Secondo il 61enne, che è stato responsabile delle finanze greche nel 2015 durante il governo di Alexis Tsipras, non esiste un modello europeo: il modello è quello industriale tedesco. «Era la base e lo scheletro dell'Eurozona, l'economia dell'Unione Europea. È stato sponsorizzato per anni con il gas a basso costo di Putin. Questo modello si è rotto. È finito. Siamo di fronte alla disintegrazione dell'economia europea. Non c'è dubbio su questo».
Stando a Varoufakis per far fronte alla situazione si dovrebbe passare per una vera confederazione di stati, cosa che l'Ue non è per nulla, a suo avviso. «Abbiamo l'esatto contrario di un'unione europea. Per ogni decisione, i ministri di 27 paesi devono riunirsi. E non esiste una tesoreria comune. Non esiste nemmeno un sistema di deposito comune per le nostre banche, né un piano energetico condiviso. Non c'è nulla che assomigli a una federazione o a un'unione».
«Vorrei che questo impero si democratizzasse», prosegue l'economista. «Ogni volta che al parlamento greco mi alzo e chiedo al primo ministro perché non riduce l'Iva nel nostro povero paese dal 24% al 19%, il tasso a cui è in Germania, o perché non stabilisce un tetto massimo di prezzo per l'elettricità prodotta dalle nostre centrali idroelettriche, ricevo sempre la stessa risposta: 'Bruxelles non ce lo permette'. Questo dimostra chiaramente che viviamo in uno stato coloniale».
Quale può essere il futuro? «Abbiamo solo due opzioni ragionevoli», argomenta l'accademico con laurea in matematica e statistica, nonché dottorato in economia. «O si scioglie l'Ue e ogni membro va per la sua strada, oppure operiamo una fusione. Quello che stiamo facendo al momento è un'opzione irrazionale. Al momento non abbiamo né una federazione né un'uscita degli stati. Questo è un percorso sicuro di impoverimento per tutti gli europei», conclude Varoufakis.