CementoHolcim dice addio alla Russia, vende attività a dirigenza locale
hm, ats
14.12.2022 - 10:00
Holcim dice addio in modo definito alla Russia: il colosso mondiale del cemento e di altri materiali da costruzione ha venduto le sue attività alla dirigenza della filiale locale della società.
14.12.2022, 10:00
14.12.2022, 10:40
SDA
L'operazione «è in linea con i valori dell'azienda volti ad operare nel modo più responsabile possibile», si legge in un comunicato odierno diffuso dalla sede dell'impresa a Zugo. Con i nuovi proprietari le entità vendute opereranno in modo indipendente e con un marchio diverso. Il completamento della transazione è ancora soggetto all'approvazione normativa.
La cessione non ha peraltro alcun impatto finanziario o commerciale rilevante sul gruppo, viene precisato. Nel 2021 gli affari nel paese di Vladimir Putin hanno contribuito per meno dell'1% alle vendite e all'utile operativo del conglomerato.
Holcim aveva deciso di abbandonare la Russia in primavera a causa della guerra all'Ucraina e da allora era alla ricerca di un acquirente. Le attività russe erano già state estrapolate dai libri contabili del gruppo in marzo. In Russia Holcim aveva tre cementifici, altrettante cave e oltre mille dipendenti. Il gruppo si impegna a sostenere i lavoratori e a garantire un trasferimento ordinato per i clienti e le altre parti interessate.
Holcim aveva investito miliardi nel paese euro-asiatico. Il più grande dei tre cementifici, quello di Shurovsky, vicino a Mosca, era stato completamente rinnovato tra il 2008 e il 2011 per 550 milioni di euro. Anche l'impianto di Wolsk, a circa 750 chilometri a sud-est della capitale, era stato ampiamente aggiornato nel 2017, con un costo di oltre 280 milioni di euro. L'impianto più moderno di Kaluga è invece stato messo in funzione nel 2014 ed era costato circa 500 milioni di euro.
Nella sua forma attuale il gruppo Holcim è nato nel 2015 dalla fusione fra la svizzera Holcim (in precedenza Holderbank) e la francese Lafarge. Oggi è una realtà presente in 70 paesi con oltre 70'000 dipendenti che nel 2021 ha realizzato un fatturato di quasi 27 miliardi di franchi e un utile di 3 miliardi. La società ha sede a Zugo, è quotata alla borsa elvetica e figura nel listino principale SMI; dall'inizio dell'anno il titolo ha guadagnato il 4%.