SvizzeraImprese quotate, quasi un CEO su due è straniero
hm, ats
13.7.2022 - 16:00
I vertici delle imprese svizzere sono sempre più internazionali: quasi un dirigente su due ha un passaporto straniero.
hm, ats
13.07.2022, 16:00
13.07.2022, 16:08
SDA
Stando a un'analisi dell'agenzia Awp, che ha setacciato i dati delle circa 200 aziende quotate nel Swiss Performance Index (SPI), l'indice allargato della borsa svizzera, solo il 56% dei presidenti della direzione (Ceo) ha la cittadinanza svizzera. Una ventina di società non fornisce informazioni sul tema.
La nazionalità estera più comune è quella tedesca, con circa il 17% del totale. Seguono gli americani, che si attestano al 6%.
I dirigenti hanno quasi esclusivamente passaporti europei e nordamericani: le eccezioni alla regola sono l'egiziano Omar El Hamamsy di Orascom Development Holding e il singaporiano Jim-Heng Lee del gruppo tecnologico Dormakaba.
Poco meno del 10% degli amministratori delegati ha più di un passaporto. La combinazione più comune è quella della doppia cittadinanza svizzera e italiana, seguita a ruota da quella svizzero e tedesca.
E tra tutti i membri della direzione?
Ancora più internazionale è la presenza dei manager se si considera tutti i membri della direzione: in tal caso svizzeri e stranieri sono in equilibrio.
Fra i secondi a farla da padrone sono ancora una volta tedeschi (15%) e statunitensi (7%).
Nel confronto con altri paesi, stando a una recente indagine della società di consulenza americana Spencer Stuart solo la Danimarca è ai livelli della Confederazione in materia di passaporti stranieri nelle direzioni: la Finlandia è al 40%, seguono Regno Unito, Francia e Belgio, dove un membro su tre non è del posto.
Tornando alla realtà prettamente elvetica, più di 50 nazionalità sono rappresentate tra i quasi 1200 membri delle direzioni di società SPI.
Anche in questo caso, però, gli europei e i nordamericani rappresentano la quasi totalità: sfiorano infatti il 98%. Un buon 1% dei membri della direzione ha un passaporto asiatico, mentre africani e australiani sono meno dell'1%.
Più di un manager su dieci ha due o più nazionalità: le combinazioni più comuni sono svizzera-tedesca, tedesca-italiana e tedesca-francese.