Congiuntura Confindustria vede «un Pil debole nel primo trimestre», la crescita dell'Italia frena

SDA

16.3.2024 - 10:13

Confindustria ha presentato le prime stime sul Pil italiano del primo trimestre. (Immagine d'archivio: una veduta di Milano).
Confindustria ha presentato le prime stime sul Pil italiano del primo trimestre. (Immagine d'archivio: una veduta di Milano).
Keystone

Il centro studi della Confederazione generale dell'industria italiana (Confindustria) vede una «crescita dell'Italia frenata a inizio 2024».

Nell'analisi congiunturale mensile 'flash' degli economisti di via dell'Astronomia a Roma, «l'economia italiana è sostenuta da inflazione bassa, fiducia delle famiglie in aumento e servizi in crescita, mentre l'industria sembra stabilizzarsi.»

«Vari, però, i fattori negativi: si protrae il freno ai flussi commerciali nel canale di Suez, il petrolio continua a rincarare, il taglio dei tassi è rinviato ancora, il credito alle imprese resta in calo».

In questo scenario «si prospetta un Pil debole nel primo trimestre 2024». L'industria è definita «convalescente».

La domanda interna è attesa debole, con «più luci» per i consumi. C'è «un marginale calo degli occupati, ma «l'andamento di medio termine dell'occupazione resta molto positivo e sostiene i redditi». Con la fiducia delle famiglie «risalita ancora» a febbraio».

Ombre sugli investimenti

«Tassi e prestiti non aiutano». Il centro studi diretto da Alessandro Fontana rileva «più ombre» sul fronte degli investimenti: «Il credito è in calo», a febbraio «gli ordini delle imprese di beni strumentali si assottigliano», «il sentimento delle aziende è calato».

Il settore dei servizi è «in moderata espansione», «la fiducia delle imprese, però, ha subito una battuta d'arresto, dopo alcuni mesi di risalita».

L'industria è «convalescente». Il nuovo indice 'real time' del centro studi di Confindutria, Rtt, «segnala un aumento del fatturato nell'industria a gennaio (+3,2%), che suggerisce un recupero della produzione a inizio anno (-0,5% nel quarto trimestre).

L'indice Hcon Pmi a febbraio «è salito ancora di poco (48,7 da 48,5), ma in area di contrazione, segnalando che il calo dell'industria si attenua».

L'indagine rapida del Csc «rafforza l'attesa di una stabilizzazione della produzione; tuttavia, prosegue il decumulo di scorte e cala di nuovo la fiducia delle imprese manifatturiere, su livelli bassi».