Alimentazione e ambiente Nestlé investe nell'agricoltura rigenerativa

hm

16.9.2021 - 19:00

Nestlé vuole aiutare i contadini che passano a sistemi di sfruttamento del suolo meno invasivi.
Nestlé vuole aiutare i contadini che passano a sistemi di sfruttamento del suolo meno invasivi.
Keystone

Nei prossimi cinque anni Nestlé investirà 1,2 miliardi di franchi per promuovere l'agricoltura rigenerativa (cioè attenta a non sfruttare eccessivamente il suolo) in tutta la sua catena di approvvigionamento.

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L'annuncio arriva oggi, giovedì, in concomitanza con il vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari di New York.

Sono tre le direzioni in cui la multinazionale vodese intende andare per aiutare gli agricoltori ad utilizzare pratiche rigenerative e rispettose dell'ambiente: fornire assistenza tecnica per applicare nuove tecnologie, offrire un sostegno agli investimenti e pagare un sovrapprezzo per prodotti provenienti dall'agricoltura rigenerativa.

«Attraverso le nostre collaborazioni di lungo corso con le comunità agricole di tutto il mondo vogliamo accrescere il nostro supporto verso pratiche agricole che siano buone per l'ambiente e per le persone», afferma il Ceo Mark Schneider, citato in un comunicato. «Al fine di sostenere una corretta transizione, per noi è fondamentale aiutare gli agricoltori di tutto il mondo che si assumono i costi e i rischi legati al passaggio all'agricoltura rigenerativa».

«Siamo consapevoli – ha aggiunto da parte sua il presidente del consiglio di amministrazione Paul Bulcke – che l'agricoltura rivesta un ruolo fondamentale nel miglioramento della salute del suolo, nel ripristino del ciclo delle acque e nell'aumento della biodiversità a lungo termine».

Il gruppo Nestlé è oggi un colosso attivo in 186 nazioni con 2000 marchi e un organico di 273'000 dipendenti. L'anno scorso ha realizzato un fatturato di 84 miliardi di franchi. Le origini vanno ricercate da una parte nella Anglo-Swiss Condensed Milk, la prima fabbrica europea di latte condensato fondata nel 1866 a Cham (ZG), e dall'altra nello sviluppo della farina lattea da parte del farmacista e imprenditore tedesco naturalizzato svizzero Heinrich (Henri) Nestlé (1814-1890), avvenuto a Vevey (VD) nel 1867, con la creazione di un'azienda. Le due entità si fecero dapprima concorrenza, poi si unirono nel 1905 dando vita alla Nestlé & Anglo-Swiss Condensed Milk Co con sede a Cham e Vevey, ragione sociale poi abbreviata in Nestlé. Nel corso dei decenni l'impresa si è espansa in vari ambiti alimentari e – negli anni 70 del secolo scorso – anche in comparti differenti.