Epidemia e telefonia Nuovo smartphone? molti svizzeri ci rinunciamo, pesa il Covid

hm, ats

10.11.2020 - 11:00

Prolungando la vita del vecchio cellulare si può risparmiare qualche soldo.
Prolungando la vita del vecchio cellulare si può risparmiare qualche soldo.
sda

Sulla scia della crisi del coronavirus diminuisce il numero di svizzeri che intendono comprare un nuovo smartphone, ma chi è intenzionato a farlo è pronto a spendere di più. È quanto emerge da uno studio condotto dal portale di confronti online Comparis.

In un sondaggio realizzato in ottobre il 47% degli interpellati ha espresso l'intenzione di dotarsi di un nuovo dispositivo nei successivi 12 mesi, contro il 57% rilevato nello stesso periodo del 2019. «Con il crollo economico dovuto alla pandemia e la diffusione del lavoro ridotto sono in molti ad avere meno soldi a disposizione», commenta Jean-Claude Frick, esperto Comparis in telecomunicazioni, citato in un comunicato odierno. «L'acquisto di un nuovo smartphone, quindi, può aspettare».

Un altro indicatore del calo di domanda è la tendenza che si riscontra a mantenere più a lungo il cellulare: la quota di chi afferma di utilizzare un apparecchio 3 o 4 anni è passata dal 55% al 58%. E a incidere sulla volontà di far durare più a lungo il ciclo di vita del telefono è l'aumento dei prezzi dei dispositivi per l'80% del campione (70% nel 2019).

La maggior parte di chi vuole utilizzare un cellulare per oltre 4 anni è over 55, con la percentuale che arriva al 43%. La quota scende decisamente per gli intervistati fra i 35 e i 55 anni (35%) e ancor di più fra gli under 35, con appena il 25%.

Chi invece sceglie di acquistare un cellulare nuovo vuole essere di manica larga: rispetto allo scorso anno è aumentato il numero di chi è pronto a spendere molto per uno smartphone di punta. Quasi un utente su cinque (18%) è infatti ormai disposto a mettere sul tavolo anche 800 franchi o più per un cellulare: l'aumento di questa quota rispetto al 2019 (12%) è del 50%.

«In tempi di restrizioni e lockdown è cresciuta l'importanza dello smartphone», commenta Frick. «Chi acquista un cellulare nuovo lo vuole utilizzare più a lungo e proteggere così il suo investimento. Innovazioni come il 5G aiutano ad allungare il più possibile la vita degli apparecchi di categoria superiore».

Per quanto riguarda i singoli marchi, stando a Comparis l'anno scorso sembrava che il dominio di Apple sul mercato svizzero si dovesse ridimensionare. A utilizzare apparecchi della mela era il 43% degli utenti: quest'anno la percentuale è però risalita al 45%. Al secondo posto, con il 32%, figura Samsung, al terzo Huawei con l'11%.

«Viste le limitazioni nei software (l'impossibilità di utilizzare i servizi Google) e i problemi con le forniture di importanti componenti hardware in futuro gli smartphone Huawei saranno purtroppo meno interessanti», spiega Frick. «Ma questo sviluppo si inizierà a notare solo con le prossime indagini di mercato».

Subito dietro al gruppo di testa si affaccia Xiaomi con una quota di mercato del 3,1%, seguita da Nokia: quello che è stato il leader del mercato delle telecomunicazioni a cavallo tra la fine degli anni 90 e l'inizio del Duemila riesce a mantenere il suo 2,7%. La presenza di Sony sul mercato svizzero è diminuita di oltre la metà dal 2018: oggi è solo all'1,1%. Infine, con l'1,5% Wiko si conferma nel suo ruolo di nicchia sul mercato elvetico.

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