Congiuntura L'OCSE continua ad aspettarsi crescita debole per la Svizzera

es

7.6.2023 - 10:45

L'economia svizzera non riesce a decollare: l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) prevede solo una lieve crescita per il 2023 e il 2024.

La politica monetaria più restrittiva e l'inflazione rallentano i consumi e gli investimenti.
La politica monetaria più restrittiva e l'inflazione rallentano i consumi e gli investimenti.
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7.6.2023 - 10:45

Nell'anno in corso il prodotto interno lordo (PIL) reale dovrebbe aumentare dello 0,6%, come già atteso nell'ultima previsione di novembre. Per il 2024 l'organizzazione parigina è invece diventata un po' più pessimista: si aspetta ormai una crescita dell'1,2%, a fronte dell'1,4% in precedenza, si legge in un comunicato diffuso oggi.

Ciò significa che l'economia elvetica rimarrà al di sotto del suo potenziale fino al secondo trimestre del 2024. I motivi sono la politica monetaria più restrittiva e l'inflazione, che rallentano i consumi e gli investimenti. Le tensioni geopolitiche e l'accresciuta dell'incertezza pesano inoltre sul commercio estero.

La BNS alzerà di molto il tasso d'interesse?

Secondo le stime dell'OCSE, l'inflazione si ridurrà solo gradualmente: per l'anno in corso il tasso dovrebbe attestarsi al 2,4%, per dimezzarsi nel 2024.

L'organizzazione internazionale ritiene poi che nel terzo trimestre del 2023 la Banca nazionale svizzera (BNS) alzerà nuovamente e in modo significativo il tasso d'interesse di riferimento, portandolo al 2,25%. Attualmente è pari all'1,5%.

La previsione si basa sull'ipotesi che le tensioni nel settore finanziario rimangano sotto controllo dopo la scomparsa del Credit Suisse. Tuttavia, le turbolenze nel mondo bancario sono ancora un rischio.

Ciò vale anche per la situazione energetica, ciononostante l'OCSE ritiene che nell'inverno 2023/24 non si verificheranno «interruzioni significative dell'approvvigionamento energetico».

Qualche suggerimento alla politica

L'organizzazione economica dispensa anche consigli alla politica svizzera: ulteriori investimenti nelle energie rinnovabili ridurrebbero la dipendenza dal mercato del petrolio e del gas.

In secondo luogo l'ampliamento dell'offerta di servizi di assistenza all'infanzia a prezzi accessibili e la riduzione dei disincentivi al secondo lavoro potrebbero attirare un maggior numero di donne con figli nella forza lavoro.

Infine, secondo l'OCSE, sarebbero utili anche un accesso più agevole all'istruzione superiore e procedure semplificate per il riconoscimento delle qualifiche estere.

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