Finanza PostFinance inasprisce la politica dei tassi negativi

hm, ats

10.2.2021 - 15:05

Le aziende dovranno pagare di più per avvalersi dei servizi di PostFinance.
Le aziende dovranno pagare di più per avvalersi dei servizi di PostFinance.
Keystone

PostFinance inasprisce ulteriormente la sua politica sui tassi negativi: a partire da aprile migliaia di clienti commerciali dovranno passare alla cassa sin dal primo franco che detengono sul conto.

Confermando all'agenzia Awp una notizia diffusa da K-Tipp, il portavoce di PostFinance Johannes Möri spiega che agli importi sotto una determinata soglia, stabilita individualmente sulla base del profilo aziendale e settoriale, sarà applicato uno specifico tasso d'interesse. Sopra la soglia, varrà il «prezzo di mercato», cioè in pratica l'interesse negativo che la Banca nazionale svizzera (BNS) impone alle banche (oltre una determinata somma). Secondo Möri le misure interessano «alcune migliaia» dei 275'000 clienti commerciali.

PostFinance sostiene di essere «tuttora prudente» nella sua politica delle commissioni rispetto alle banche concorrenti. L'istituto – che ora impone anche interessi negativi dello 0,75% a clienti privati con oltre 100'000 franchi sul conto e nessun altro prodotto – argomenta di non poter fare altrimenti. «Non possiamo evitare di trasferire in misura maggiore ai clienti i tassi d'interesse negativi del mercato», afferma Möri. «Da un lato per garantire la redditività e dall'altro perché altrimenti saremo inondati di liquidità».

La lettura degli eventi da parte di K-Tipp è più critica. Il periodico consumeristico mette in luce come PostFinance si trovi a pagare alla BNS sempre meno interessi negativi: nel 2016 l'importo era di 24 milioni, nel 2019 solo di 5 milioni. PostFinance ha anche in generale aumentato le commissioni negli ultimi anni, cosa che ha portato a un calo dei clienti privati e commerciali.

Sempre secondo la testata giornalistica PostFinance intende in realtà rendersi più attraente per possibili futuri azionisti, nell'ambito della privatizzazione che il Consiglio federale – con decisione del 20 gennaio – vuole portare avanti. Questa settimana lo stesso presidente della direzione Hansruedi Köng in un'intervista aveva parlato della necessità, per gli investitori, di conoscere a priori a quali condizioni l'azienda potrà svolgere il suo mandato di servizio universale (si parla in pratica del traffico dei pagamenti).

K-Tipp ha chiesto anche una reazione alla consigliera federale Simonetta Sommaruga, domandando se intende intervenire presso la filiale della Posta – azienda al 100% federale – per auspicare la revoca del giro di vite nei confronti delle aziende. La politica dei tassi è di competenza e di responsabilità di PostFinance, ha risposto la responsabile del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC).

Il periodico fornisce informazioni anche sugli aspetti legali legati a questi cambiamenti di prassi. Se PostFinance introduce interessi negativi o altre commissioni si tratta di una mutazione di contratto possibile solo con il consenso del cliente. Nel caso questi dovesse rifiutare, rimangono in vigore le condizioni precedenti, sino a quando una delle parti non disdice il contratto.

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