Svizzera Prezzi alla produzione e all'importazione in calo

hm, ats

14.3.2023 - 14:01

Il rincaro sta rallentando, specialmente quello importato.
Il rincaro sta rallentando, specialmente quello importato.
Keystone

I prezzi alla produzione e all'importazione sono tornati a scendere su base mensile in Svizzera in febbraio, dopo l'aumento di gennaio.

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Nel secondo mese del 2023 il relativo indice calcolato dall'Ufficio federale di statistica (UST) si è attestato a 109,0 punti, con una flessione mensile dello 0,2%.

In confronto allo stesso periodo del 2022 si registra invece una progressione del +2,7%, in rallentamento comunque rispetto a quelle osservate in gennaio (+3,3%), dicembre (+3,2%), novembre (+3,8%), ottobre (+4,9%) e settembre (+5,4%).

Nel dettaglio, per quanto riguarda il dato sui soli prezzi alla produzione – che mostra l'evoluzione dei prodotti indigeni – in febbraio si è assistito a un aumento rispettivamente dello 0,3% (mese) e del 3,0% (anno), con un indice a 106,8 punti.

Nel confronto con gennaio sono diventati più a buon mercato i prodotti petroliferi, i farmaci, i prodotti in alluminio e la carne. È invece fra l'altro salito il costo del cemento, del vetro e della carta.

Si paga di più per farmaci, metalli, pneumatici e cemento

Il secondo sottoindice, quello dei prezzi all'importazione, presenta invece una flessione mensile dell'1,0% e un incremento annuo del 2,3%, con un indice a 114,7.

Si è dovuto pagare di più – nel paragone mensile – per prodotti farmaceutici di base, metalli, pneumatici e cemento. Prezzi in flessione sono per contro stati riscontrati per i prodotti petroliferi, materie plastiche e computer.

L'indice dei prezzi alla produzione e all'importazione è un indicatore congiunturale che riflette l'andamento dell'offerta e della domanda sui mercati dei beni, spiegavano gli specialisti dell'UST di Neuchâtel in una pubblicazione di qualche tempo fa.

Rappresenta quindi l'espressione del concorso di vari fattori, tra i quali in particolare i cambiamenti in atto nelle strutture di mercato, nelle condizioni generali, nella produttività, nei tassi di cambio e nella globalizzazione economica.

Un dato importante per capire l'inflazione

Il dato è considerato un indicatore importante per capire lo sviluppo dei prezzi al consumo (cioè l'inflazione), poiché i costi di produzione sono normalmente trasferiti sui prodotti finali.

Tuttavia mostra oscillazioni significativamente più marcate ed è molto più volatile a causa della forte dipendenza dalle materie prime.

Il tema dell'inflazione è al primo posto nell'agenda economica mondiale, con i paesi avanzati alle prese con tassi che non si vedevano da decenni, sebbene in rallentamento negli ultimi tempi.

A titolo d'esempio nell'Eurozona il rincaro annuo in febbraio ha toccato l'8,5%, in lieve contrazione rispetto all'8,6% di gennaio; negli Stati Uniti il dato sarà diffuso nel pomeriggio, è atteso un +6,0% (dal +6,4%).

In Svizzera si è assistito per contro a un lieve incremento: i prezzi al consumo sono aumentati del 3,4% in febbraio, a fronte del +3,3% di gennaio, che seguiva il +2,8% di dicembre. Nell'agosto 2022 era stato toccato il 3,5%, valore massimo dal 1993.