Epidemia Quasi 450'000 lavoratori interessati dal lockdown in Svizzera

hm, ats

10.2.2021 - 11:00

I tavolini rimangono vuoti e i camerieri non lavorano.
I tavolini rimangono vuoti e i camerieri non lavorano.
Keystone

A metà gennaio 444'543 lavoratori erano interessati dalle misure di chiusura o di limitazione delle attività aziendali decise dall'autorità per far fronte al coronavirus, un numero pari all'8,5% degli occupati in Svizzera.

La stima è stata pubblicata oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST). Le imprese interessate erano 83'056, il 12% del totale, attive in comparti come ristorazione, discoteche, cultura, tempo libero, negozi e mercati.

Il Ticino risulta leggermente più colpito dai provvedimenti in termini di personale (21'433 persone, il 9,1% del totale dei lavoratori), mentre è in linea con la media nazionale per quanto riguarda le imprese (4701 aziende, 12%).

Nei Grigioni per contro le restrizioni hanno inciso in modo più marcato: erano infatti interessati 14'491 occupati (11%) e 2840 imprese (14%). Una quota maggiore di lavoratori colpiti dall'ordinanza del Consiglio federale viene registrata solo in Vallese (12%).

Durante il primo lockdown, nell'aprile 2020, vi erano stati effetti per 532'000 persone nella Confederazione, oltre il 10% degli occupati. Allora le chiusure avevano però interessato ulteriori ambiti quali i campeggi, le piste da sci e altro ancora.

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