Finanza Sbarchi in borsa: boom nel 2020 malgrado Covid, ma non in Svizzera

hm, ats

22.12.2020 - 17:07

Compra! Vendi! Ma soprattutto: che ne esca un guadagno.
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Keystone

Nonostante la crisi del coronavirus il 2020 passerà alla storia come un ottimo anno sul fronte delle entrate in borsa: a livello mondiale gli sbarchi sul mercato sono stati 1322, il 15% in più del 2019.

La crescita è stata trainata da Stati Uniti e Cina, mentre in Svizzera si è mosso ben poco.

Il volume delle emissioni globali è salito del 26% a 263 miliardi di dollari, il livello più alto dal 2010, stando a un rapporto pubblicato oggi dalla società di consulenza EY. I mercati azionari hanno tratto vantaggio soprattutto dalla politica ultra espansiva praticata dalle banche centrali. La pandemia ha anche portato a un'impennata della digitalizzazione, che è andata a beneficio delle IPO (initial public offering, cioè le entrate in borsa) delle aziende tecnologiche e del settore sanitario.

«A prima vista sembra poco intuitivo che le IPO siano in pieno boom in un anno così difficile come il 2020», afferma l'esperto di EY Martin Steinbach, citato in un comunicato. Un fattore importante continua però ad essere l'enorme liquidità presente sul mercato e la ricerca di opportunità di investimento.

La Svizzera si è peraltro mossa in contro tendenza: per la prima volta dal 2011 non ci sono state delle vere e proprie IPO. Le uniche matricole sono state costole di aziende esistenti: Metall Zug ha quotato la sua divisione elettrodomestici V-Zug, mentre Implenia ha messo sul mercato, sotto forma di Ina Invest, una parte del suo portafoglio edile. Gli azionisti esistenti hanno ricevuto le azioni delle società oggetto di scissione come dividendo azionario in natura, senza cioè emissione di nuovi titoli.

Ben diversa la situazione in altri paesi: l'atmosfera si è rivelata particolarmente effervescente negli Stati Uniti e in Cina. Nel paese di Donald Trump il volume delle emissioni è salito del 69% a 86 miliardi di dollari e il numero di transazioni ha fatto un balzo del 32% a 222. Nello stato asiatico guidato da un partito unico comunista le IPO sono invece state 514 (+41%), tenendo conto di Kong, per un ammontare di 115 miliardi (+51%). L'Europa ha presentato una crescita relativamente modesta: il volume delle emissioni è salito del 9% a 27 miliardi di dollari.

Il 33% del denaro raccolto a livello planetario concerneva imprese del settore tecnologico, il 24% imprese del ramo sanitario. La più grande operazione al mondo è stata lo sbarco del produttore cinese di chip Semiconductor Manufacturing International: 7,6 miliardi di dollari.

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