Viste le crescenti difficoltàLa Suva aveva ridotto la sua esposizione al Credit Suisse
mp
28.6.2023 - 12:20
La Suva aveva ridotto la sua esposizione al Credit Suisse (CS) viste le crescenti difficoltà con le quali era confrontata la banca durante i mesi che hanno preceduto la sua acquisizione da parte di UBS, poi finalizzata due settimane fa.
mp
28.06.2023, 12:20
28.06.2023, 12:31
SDA
«Avevamo ridotto la nostra esposizione, compresi i derivati e il mercato monetario», ha dichiarato il responsabile delle finanze (CFO) del principale assicuratore contro gli infortuni del Paese, Hubert Niggli, in un'intervista pubblicata oggi dal portale di informazioni finanziarie Allnews. «Al momento dell'acquisto da parte di UBS, la perdita rappresentava lo 0,02% degli attivi», ha aggiunto, precisando che il portafoglio non conteneva le ormai famose obbligazioni AT1 «ma soltanto azioni e obbligazioni coperte».
Per resistere alle turbolenze dei mercati, la Suva ha adottato una strategia altamente diversificata. «I titoli individuali importano meno rispetto alla costruzione dell'intero portafoglio e all'identificazione di categorie di attivi capaci di offrire in qualsiasi momento una buona performance globale», ha spiegato Niggli, segnalando che finora il rendimento si aggira attorno al 2% nel 2023.
«Acquistiamo durante le rettifiche e vendiamo nelle fasi di euforia», ha indicato il responsabile delle finanze. A suo avviso, la palla è «nel campo delle banche centrali» e in termini di lotta contro l'inflazione, la Banca nazionale svizzera (BNS) e la Federal Reserve americana (Fed) sono attualmente meglio posizionate rispetto alla Banca centrale europea (Bce).
Fine dell'aumento dei tassi
In questo contesto, non è interessante detenere obbligazioni a lungo termine, che offrono un rendimento inferiore a quelle a più breve scadenza. «Noi preferiamo il mercato monetario o le obbligazioni a tasso variabile, le obbligazioni con protezione contro l'inflazione (TIPS) oppure (...) il debito privato», ha dichiarato il CFO di Suva, che a fine 2022 rivendicava un patrimonio gestito di 56 miliardi di franchi.
I collocamenti alternativi – fondi speculativi e debito privato – rappresentano circa un quinto del totale, una quota che non è destinata a crescere. Ritenendo che il ciclo al rialzo dei tassi di interesse arrivi progressivamente a termine, Hubert Niggli anticipa una correzione sui mercati borsistici, in particolare negli Stati Uniti, e se quest'ultima si verifica, «non mancheremmo di acquistarne».
Con l'avvento dei fondi tematici, «la nostra priorità rimane la performance finanziaria», ha sottolineato il responsabile, che ha aggiunto di privilegiare «i gestori di successo a lungo termine capaci di integrare i criteri di sostenibilità».