Multa miliardariaUBS: «Bene per la revisione della sanzione, ma siamo innocenti»
hm, ats
15.11.2023 - 17:00
Bene la revisione della sanzione, meno il fatto che non sia stata riconosciuta la correttezza dell'operato della società.
hm, ats
15.11.2023, 17:00
15.11.2023, 17:04
SDA
È questa, in estrema sintesi, la reazione di UBS alla sentenza odierna della Corte di cassazione francese, chiamata in causa da un ricorso presentato dalla banca svizzera contro la condanna (di secondo grado) al pagamento di 1,8 miliardi di euro.
Nel loro verdetto annunciato oggi, i giudici hanno confermato la precedente decisione della corte d'appello di Parigi in merito alla fornitura illecita di servizi finanziari a domicilio ("démarchage") al riciclaggio aggravato di frode fiscale, ricorda l'istituto in un comunicato odierno.
«Tuttavia la Corte di Cassazione ha annullato la decisione della corte d'appello sulla confisca di 1 miliardo di euro, sulla multa di 3,75 milioni di euro e sul risarcimento di 800 milioni di euro allo stato francese. Il caso è stato rinviato alla corte d'appello di Parigi, che dovrà riesaminare gli elementi annullati e pronunciarsi dopo un nuovo processo».
UBS difende la propria innocenza
«UBS accoglie con favore il fatto che la più alta corte francese abbia dato ragione a UBS su questi aspetti chiave del caso», puntualizza il gruppo guidato da Sergio Ermotti.
«È però delusa dal fatto che la Corte di cassazione abbia confermato la precedente decisione sull'adescamento illecito di clienti e sul riciclaggio aggravato di frode fiscale, nonostante il trattato Ue-Svizzera sulla fiscalità del risparmio e la mancanza di prove specifiche per i fatti contestati».
«UBS continua a sostenere di aver agito sempre in conformità con tutte le leggi e le norme applicabili e si difenderà con vigore nel prossimo processo davanti a una nuova corte d'appello», conclude la nota.