Banca in trasformazioneUBS, Ermotti: «Fino al 2025 si rallenterà, per poi crescere meglio»
hm, ats
6.2.2024 - 12:00
UBS prevede un temporaneo rallentamento della crescita fino al 2025: secondo il Ceo Sergio Ermotti questo è un prerequisito necessario per la progressione a lungo termine degli affari della banca e, in ultima analisi, per una migliore redditività.
hm, ats
06.02.2024, 12:00
06.02.2024, 12:16
SDA
Sarà necessario ottimizzare l'impiego delle risorse di capitale, ha spiegato il 63enne in occasione della presentazione dei risultati del quarto trimestre 2023 della grande banca. In questo contesto si assisterà a una riduzione delle attività a basso rendimento, ma anche ad aggiustamenti dei prezzi e a ulteriori ottimizzazioni sul fronte del capitale.
UBS intende anche ridurre il patrimonio della sua unità «Non-core and Legacy» (NCL), che ospita le attività non in linea con la sua strategia, di oltre 6 miliardi di dollari (circa 5 miliardi di franchi) entro la fine del 2026.
In risposta a una domanda, Ermotti ha spiegato che UBS punta solo a liquidare le attività già presenti in NCL: l'istituto non ha ora in programma l'uscita da altre attività, anche se vale il detto «mai dire mai», ha aggiunto il dirigente.
Secondo il numero uno di UBS ci sarà insomma una contrazione in termini di crescita durante l'integrazione fino al 2026. Dopodiché, la banca tornerà a crescere, ma su una base «più sostenibile e affidabile».
UBS deve risparmiare ancora, tagli al personale
Il 2024 sarà peraltro un esercizio «cruciale» e il «compito non sarà facile», ha proseguito il manager tornato alla guida della banca nell'aprile 2023.
Il gruppo punta a completare la fusione di UBS SA e Credit Suisse SA entro la fine del secondo trimestre; la combinazione delle attività elvetiche dei due istituti dovrebbe essere completata entro la terza parte dell'anno.
Sergio Ermotti ha inoltre sottolineato l'importanza di una «profonda ristrutturazione» della nuova entità. L'anno scorso il gruppo ha ottenuto risparmi lordi sui costi di circa 4 miliardi di dollari.
L'obiettivo è raggiungere un risparmio totale di 13 miliardi di dollari entro la fine del 2026, cosa che comporterà anche un'ulteriore riduzione del personale.