Banche Gli investitori brindano ai trimestrali, l'azione di UBS vola in Borsa

hm, ats

7.5.2024 - 10:57

La borsa brinda ai trimestrali di UBS: nella prima ora di contrattazione sul mercato di Zurigo l'azione della grande banca è arrivata a guadagnare oltre il 9% rispetto a ieri, salendo a un massimo a 27,25 franchi, in un contesto generalmente orientato a un rialzo frazionale.

Immagine d'archivio.
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Le cifre di bilancio rese noti oggi sono superiori alle attese degli esperti sia in materia di ricavi che di profitti operativi e netti: l'utile ante-imposte è risultato doppio di quanto atteso, mentre il guadagno netto è stato quasi tre volte quanto pronosticato.

Non stupisce quindi che i primi commenti degli esperti siano positivi. I risultati dimostrano che l'istituto è in grado di aumentare i ricavi e ridurre i costi in linea con le aspettative in un contesto in miglioramento, scrivono gli specialisti della Banca cantonale di Zurigo.

Cosa dicono gli esperti?

Vontobel parla di un massiccio balzo degli utili: viene fatto notare che i proventi sono stati generati principalmente nell'unità di liquidazione, ma tutte le unità operative hanno fornito risultati solidi.

Anche gli esperti del broker statunitense Jefferies sottolineano la forza delle attività principali, ad esempio nella gestione patrimoniale globale, ma anche nelle attività elvetiche. Positivamente vengono giudicati pure i progressi compiuti in termini di riduzione dei costi.

Ecco i valori massimi e minimi di UBS negli ultimi anni

Tutto questo sta facendo la gioia degli investitori, perlomeno di quelli che hanno puntato su UBS nel momento giusto: sull'arco di un anno l'azione ha guadagnato il 42%, ma dall'inizio di gennaio la performance rimane ancora negativa, pari al -5%.

Il corso più alto delle ultime 52 settimane è stato osservato il 26 marzo, con il titolo a 28,62 franchi, un massimo pluriennale, cioè dai tempi della crisi finanziaria del 2008.

All'epoca del suo massimo splendore, nel giugno 2007, il titolo UBS valeva oltre 75 franchi, mentre il punto più basso (nell'ultimo quarto di secolo) è stato toccato nel marzo del 2020, al momento dello scoppio della pandemia di Covid: allora era possibile acquistare un'azione UBS a 7 franchi.

In quei giorni per gli stessi soldi si poteva optare anche per un valore Credit Suisse (CS), ma non sarebbe stata una scelta avveduta: travolto da una crisi di fiducia CS è stata nel frattempo rilevata dalla stessa UBS e agli azionisti dell'istituto fondato da Alfred Escher sono rimaste solo le briciole.