WEF 2024 «Ricostruire la fiducia», al via il forum di Davos

SDA

14.1.2024 - 21:49

Ricostruire la fiducia per rilanciare la crescita economica in un mondo sempre più frammentato e scosso dalle guerre che continuano a spargere incertezza sulle prospettive: non è un obiettivo facile quello che si è dato il Forum economico mondiale (WEF) che si apre domani a Davos, nei Grigioni, un appuntamento annuale giunto alla sua 54esima edizione.

Immagine simbolica.
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Secondo gli organizzatori è l'anno più complesso data la situazione geopolitica che mette sotto pressione governi ed attori economici.

Non a caso sarà proprio la diplomazia ad avere un ruolo di primo piano nella settimana di lavori del forum: a partire dal presidente ucraino Volodimyr Zelensky a quello israeliano Isaac Herzog, dal segretario di Stato americano Antony Blinken a tutti i premier dei paesi mediorientali, nella cittadina retica si manderà avanti una complessa tessitura, provando a riannodare la trama slabbrata delle relazioni internazionali.

Già domenica una riunione di oltre 80 diplomatici ha fatto il punto sulla proposta di pace ucraina, ma nei prossimi giorni si discuterà anche di Gaza perché, per il presidente del WEF Borge Brende, si rischia un'escalation che va evitata in tutti i modi, per questo anche il Forum di Davos vuole dare il suo contributo facilitando il confronto degli attori coinvolti.

Dispositivo di sicurezza rafforzato

Le tensioni e i rischi per la sicurezza dei personaggi di primo piano hanno costretto le autorità ad un dispositivo di sicurezza rafforzato: già da domenica scatta, intorno a Davos, il perimetro di 250 chilometri piantonato da novemila agenti di polizia, con posti di blocco che rallentano l'ingresso e dove sono piazzati anche cecchini ed esperti di cybersecurity. Oltre alla chiusura dello spazio aereo sulla cittadina.

Ma gli oltre 200 panel in sei giorni toccheranno molti altri temi, a partire dalla sfida dell'intelligenza artificiale, con il Ceo di Open AI Sam Altman che darà indizi sullo sviluppo futuro della controversa tecnologia dalle potenzialità ancora tutte da esplorare, così come i suoi rischi.

Presenti capi di Stato e leader economici

I 60 capi di Stato e di governo presenti, assieme ai 2'800 leader economici e ai 16 banchieri centrali, affronteranno anche la questione della crescita che quest'anno, secondo le stime del WEF, si fermerà al 2,9% a livello globale, con il commercio fermo allo 0,8%.

Pesa ancora la stretta del credito, che però dovrebbe allentarsi con il calare dell'inflazione, e gli scambi commerciali frenati dalle guerre in corso.

L'Europa è l'area geografica che paga di più, con due guerre alle porte e un'inflazione ancora non dà certezze, tanto che la Banca centrale europea non accenna a parlare di un possibile taglio dei tassi.

SDA