Cina-Usa Cina a Usa, strategia Indo-Pacifica destinata a fallire

SDA

23.5.2022 - 07:19

Il ministro degli esteri cinees Wang Yi
Il ministro degli esteri cinees Wang Yi
Keystone

La strategia Indo-Pacifica degli Stati Uniti sulla formazione delle «piccole cricche in nome della libertà e dell'apertura» ha il solo scopo di contenere la Cina ed è destinata a fallire.

23.5.2022 - 07:19

Lo dice il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, aggiungendo che se l'Indo-Pacific Economic Framework (Ipef), l'ambizioso piano d'investimenti e rafforzamento dei rapporti commerciali nell'area che il presidente americano Joe Biden si appresta a lanciare oggi a Tokyo, «diventa uno strumento politico per gli Usa per salvaguardare la propria egemonia economica regionale ed escludere deliberatamente Paesi specifici, sarebbe su una strada sbagliata».

«Ciò che è particolarmente pericoloso è che gli Usa giochino la 'carta Taiwan' e la 'carta del mar Cinese meridionale' per portare il caos nella regione, ma i fatti dimostreranno che si tratta di una strategia per creare divisione, incitare al confronto e minare la pace. Non importa come sia confezionata o mascherata, alla fine inevitabilmente fallirà», ha aggiunto Wang nella conferenza stampa tenuta ieri a Guangzhou con l'omologo pakistano Bilawal Bhutto Zardari, di cui i media cinesi hanno fornito un resoconto nella notte.

Sull'Indo-Pacific Economic Framework (Ipef) a guida Usa, Wang ha affermato che la Cina, come altri Paesi della regione, accoglie favorevolmente le iniziative che favoriscono il rafforzamento della cooperazione regionale, ma si oppone ai tentativi di creare divisioni e confronto. In primo luogo, ha aggiunto il ministro degli Esteri, dovrebbe sostenere il libero scambio invece di perseguire il protezionismo. Poi, dovrebbe contribuire alla ripresa economica globale invece di minare la stabilità della catena industriale. Infine, dovrebbe promuovere l'apertura e la cooperazione invece di creare un confronto geopolitico.

Wang si è chiesto se gli Usa stessero politicizzando, armando e ideologizzando le questioni economiche e usando mezzi economici per costringere i Paesi regionali a scegliere da che parte stare tra Pechino e Washington. «La Cina è diventata il principale partner commerciale della maggior parte dei Paesi della regione e i suoi interessi sono profondamente intrecciati con quelli di altri Paesi della regione», ha ammonito, mettendo in guardia che «coloro che tentano di isolare la Cina con qualsiasi struttura alla fine si isoleranno».

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