Libertà di pensiero Ad Alexei Navalny il Premio Sacharov del Parlamento europeo

SDA

20.10.2021 - 16:09

Il premio Sakharov per i diritti umani al russo Navalny

Il premio Sakharov per i diritti umani al russo Navalny

Il Parlamento europeo assegna il Premio Sakharov per i diritti umani ad Alexei Navalny, esponente dell'opposizione russa incarcerato, che l'anno scorso e' sopravvissuto a un attacco di avvelenamento che attribuisce al Cremlino. «E' un onore particolare per me annunciare la decisione della conferenza dei presidenti di oggi di assegnare il Premio Sakharov nel 2021 ad Alexei Navalny, attivista russo anticorruzione e fautore del cambiamento. Alexei Navalny ha mostrato grande coraggio nei suoi tentativi di restituire la liberta' di scelta al popolo russo. Per molti anni, ha combattuto per i diritti umani e la liberta' fondamentale nel suo paese. Questo gli e' costato la sua liberta' e quasi la sua vita». Queste le parole di Heidi Hautala, vicepresidente del Parlamento europeo, che ha spiegato le motivazioni che hanno portato all'assegnazione del premio.

20.10.2021

«Il leader dell'opposizione russa Alexei Navalny è il vincitore del Premio Sacharov 2021 per la libertà di pensiero del Parlamento europeo». Lo ha annunciato su Twitter il gruppo del Ppe. Richiesto anche l'immediato rilascio dell'oppositore.

«Putin, libera Navalny. L'Europa – sottolinea il Ppe – chiede la sua libertà e quella di tutti gli altri prigionieri politici». L'annuncio ufficiale a breve alla Plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.

I vertici del movimento fondato da Alexey Navalny esultano per l'assegnazione del riconoscimento decisa dal Parlamento europeo. «Pienamente meritato, grazie a tutti quelli che ci hanno sostenuto», ha scritto su Twitter Leonid Volkov, il braccio destro di Navalny ormai in esilio. «Urrà!», ha commentato Ivan Zhdanov, direttore del Fondo Anti-Corruzione, sempre su Twitter.

«Il Parlamento europeo ha scelto Alexei Navalny come vincitore del Premio Sakharov di quest'anno. Navalny ha condotto una strenua campagna contro la corruzione del regime di Putin e, attraverso i suoi account social e le campagne politiche, ha contribuito a denunciare gli abusi interni al sistema riuscendo a mobilitare milioni di persone in tutta la Russia che hanno sostenuto la sua protesta. Per questo, è stato avvelenato e imprigionato». Così il presidente del Parlamento europeo David Sassoli che ha poi ribadito «il forte sostegno del Parlamento europeo per il suo rilascio immediato».