Forse si è suicidato Il colpevole dell'assassinio di Lucie trovato morto in carcere

ga, ats

22.12.2023 - 15:24

Il memoriale per Lucie, assassinata nel 2009. La scorsa notte il suo assassino si sarebbe tolto la vita (foto d'archivio).
Il memoriale per Lucie, assassinata nel 2009. La scorsa notte il suo assassino si sarebbe tolto la vita (foto d'archivio).
KEYSTONE

L'uomo che nel 2009 aveva assassinato nei pressi di Baden (AG) la 16enne Lucie – un caso che aveva scosso l'opinione pubblica – è stato trovato morto oggi nella sua cella nel carcere di Lenzburg (AG). 

Keystone-SDA, ga, ats

Dai primi accertamenti sembra si sia trattato di un suicidio. Lo ha indicato il Dipartimento argoviese dell'economia e degli affari interni a Keystone-ATS, confermando notizie di stampa.

Il Ministero pubblico del Canton Argovia sta indagando sul decesso del 40enne in collaborazione con il medico legale. Secondo gli inquirenti non c'erano segnali di eventuali tendenze suicide. L'uomo era in carcere da diversi anni. Le autorità competenti precisano che l'ultimo decesso nel carcere di Lenzburg risale al 2016 e l'ultimo suicidio al 2012.

Lucie – 16enne ragazza alla pari friburghese – era stata brutalmente uccisa il 4 marzo 2009 dall'uomo, un pregiudicato all'epoca 25enne che l'aveva attirata con il pretesto di scattarle alcune foto nel suo appartamento a Rieden (AG).

L'uomo aveva già cercato di strangolare una giovane donna nel 2003 ed era stato rilasciato con la condizionale nell'agosto 2008 da una casa di rieducazione al lavoro per giovani adulti.

Il giorno prima di uccidere Lucie, il 25enne non era stato accolto in una clinica di Neuenhof (AG), perché si era presentato in ritardo. Il servizio esecuzione delle pene argoviese aveva da poco ordinato una cura di disintossicazione, dopo che il giovane aveva ripreso a consumare stupefacenti.

Condannato a 20 di detenzione e all'internamento ordinario

Nel febbraio 2012, l'assassino di Lucie era stato condannato in primo grado a 20 anni di detenzione e all'internamento ordinario. La pena detentiva non era stata contestata ed era attualmente in fase di espiazione. Il Tribunale cantonale argoviese, durante il processo d'appello del 18 ottobre 2012, aveva poi ordinato anche la misura d'internamento a vita, contro la quale la difesa aveva annunciato un ricorso al TF.

Alla fine del 2013, il Tribunale federale – accogliendo un ricorso dell'imputato – aveva annullato la condanna di internamento a vita dell'assassino. Secondo i giudici di Losanna, la misura può essere ordinata solo se il colpevole è effettivamente ritenuto non curabile a vita.