Crimini Argovia: cadavere in una grotta, il 22enne confessa

pl, ats

30.4.2021 - 13:43

Un 22enne argoviese ha confessato di avere rinchiuso in una grotta un 24enne che sarebbe poi morto assiderato (immagine d'illustrazione)
Un 22enne argoviese ha confessato di avere rinchiuso in una grotta un 24enne che sarebbe poi morto assiderato (immagine d'illustrazione)
Keystone

Un giovane ha confessato di aver intrappolato un uomo in una grotta vicino a Brugg (AG) nell'aprile 2019. La vittima di 24 anni è morta congelata. Il presunto colpevole è stato arrestato a marzo.

30.4.2021 - 13:43

Ha confessato il 22enne svizzero arrestato alla fine di marzo in relazione alla scoperta, il 5 aprile 2020, del cadavere di un 24enne in una grotta vicino a Brugg (AG). Lo rende noto il Ministero pubblico argoviese, precisando che il 24enne sarebbe morto assiderato.

La vittima era domiciliata nel canton Zurigo. La sua scomparsa era stata denunciata un anno prima, il 7 aprile del 2019.

Il 22enne, domiciliato nella regione di Brugg, è stato arrestato lo scorso 26 marzo. Nel frattempo ha confessato di avere rinchiuso la vittima nella grotta sul Bruggerberg e di averne ostruito l'entrata. Ciò sarebbe avvenuto il giorno della scomparsa del 24enne.

La perizia medico-legale commissionata dal Ministero pubblico argoviese ha stabilito che il giovane è morto per assideramento. Questa conclusione è però relativizzata dalle condizioni in cui un anno più tardi è stato ritrovato il cadavere.

Eventuale assassinio

Il Ministero pubblico non fornisce altre informazioni sulle testimonianze dell'accusato, sulla dinamica dei fatti o sul possibile movente. Si sa soltanto che la Procura di Brugg-Zurzach ha aperto un procedimento per omicidio intenzionale, ora esteso anche ad un eventuale assassinio.

Il luogo del ritrovamento è una grotta un tempo scavata dall'uomo nella pietra arenaria sul Bruggerberg, la collina che sovrasta la città di Brugg. Il 5 aprile di un anno fa, dei privati cittadini hanno liberato l'entrata ormai interrata della grotta e hanno trovato al suo interno i resti umani.

L'ufficio del giudice per le misure coercitive ha intanto dato seguito alla richiesta di porre il sospettato in detenzione preventiva per almeno tre mesi. Fino ad un'eventuale condanna, per il 22enne vale il principio della presunzione di innocenza, precisa il Ministero pubblico.

pl, ats