Giustizia Genitori a processo per la presunta uccisione della figlia disabile

hael, ats

9.9.2024 - 09:00

Sono pesanti le accuse nei confronti dei genitori e della nonna di una bimba disabile. (Immagine simbolica d'archivio).
Sono pesanti le accuse nei confronti dei genitori e della nonna di una bimba disabile. (Immagine simbolica d'archivio).
Keystone

I genitori e la nonna di una bambina di tre anni devono presentarsi oggi davanti al Tribunale distrettuale di Bremgarten (AG). I tre sono accusati dell'uccisione della figlia disabile (rispettivamente la nipote) nel maggio 2020 a Hägglingen (AG).

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La procura di Muri-Bremgarten ha chiesto per i genitori una condanna a 18 anni di carcere. La nonna, che sempre secondo la tesi dell'accusa sarebbe colpevole di complicità, dovrebbe dal canto suo scontare cinque anni. Per i tre cittadini tedeschi viene domandata anche l'espulsione per 15 anni.

Al mattino presto del 7 maggio 2020 la centrale di soccorso argoviese – secondo ricostruzioni del Ministero pubblico – ha ricevuto una chiamata che riferiva della bambina di tre anni esanime nel suo lettino. I soccorritori non hanno potuto far altro che constatare il decesso della piccola.

Ecstasy nel sangue della bimba

La procura ha ordinato un'autopsia, dalla quale è emersa la presenza di ecstasy nel sangue. La causa della morte è stata la conseguente carenza di ossigeno.

A causa di una malattia cerebrale, la bimba era con altissima probabilità destinata a una vita di cure costanti e di dipendenza da un'assistenza a 360 gradi.

I tre imputati hanno scontato un periodo di detenzione preventiva. Alla fine delle indagini sono stati però rilasciati. Il processo durerà diversi giorni e la sentenza è prevista per venerdì prossimo.