A Basilea Campagna I «no vax» si mobilitano contro l'Autorità di protezione dei minori

smi

25.9.2023

L'Autorità di protezione dei minori e degli adulti (APMA) viene ripetutamente criticata. Nel caso più recente la protesta è diretta contro l'APMA del comune di Basilea Campagna,  Gelterkinden–Sissach (immagine illustrativa).
L'Autorità di protezione dei minori e degli adulti (APMA) viene ripetutamente criticata. Nel caso più recente la protesta è diretta contro l'APMA del comune di Basilea Campagna,  Gelterkinden–Sissach (immagine illustrativa).
KEYSTONE

Alcuni attivisti anti-vaccinazione (meglio conosciuti come «no vax») si sono mobilitati contro l'Autorità di protezione dei minori e degli adulti (APMA – KESB in tedesco, ndt) del comune di Sissach a Basilea Campagna: non gradiscono il fatto che un tribunale abbia ordinato la vaccinazione contro il morbillo per due bambini. Il padre è a favore, la madre è contraria.

smi

25.9.2023

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Da una settimana diversi «no vax» vegliano davanti all'APMA di Gelterkinden–Sissach, nel Cantone di Basilea Campagna.
  • Il motivo è una sentenza del Tribunale federale secondo la quale due bambini devono essere vaccinati contro il morbillo.
  • Il padre è favorevole alla vaccinazione, ma la madre è contraria. La polizia sorveglia l'ufficio dell'APMA.

Da una settimana, davanti all'ufficio dell'APMA di Gelterkinden-Sissach, nel Cantone di Basilea Campagna, ci sono alcuni attivisti anti-vaccinazioni, sorvegliati dagli agenti della polizia comunale. I manifestanti vogliono impedire la vaccinazione di due bambini ordinata dal tribunale. La polizia è sul luogo a protezione dell'APMA e dei suoi dipendenti.

Ecco il contesto: due genitori separati che condividono la custodia dei loro due figli (di otto e dieci anni) non riescono a mettersi d'accordo sul fatto di vaccinare i figli contro il morbillo. Lui è a favore, lei è contraria.

Questa disputa va avanti da sette anni, scrive la «NZZ». La madre ha portato il caso davanti al Tribunale federale, ma anche lì non ha avuto successo.

La più alta corte del Paese ha sentenziato che sono i genitori a decidere se i loro figli devono essere vaccinati. Se non sono d’accordo, è l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) a prendere questa decisione. E in questo caso l'UFSP è favorevole alla vaccinazione.

L'APMA di Gelterkinden-Sissach, l'ufficio competente per il luogo di domicilio della madre, deve eseguire questa sentenza. E ha comunicato alla donna che se non avesse fatto vaccinare i suoi figli entro una scadenza prestabilita, la polizia avrebbe imposto l’immunizzazione.

I «no vax» pubblicano l'indirizzo del medico

Questa decisione ha fatto infuriare gli attivisti contro le vaccinazioni. Da una settimana è in corso una protesta davanti alla sede dell'APMA a Sissach, riferisce «20 Minuten». Inoltre hanno inviato delle lettere alle autorità che avvertono dei pericoli della vaccinazione contro il morbillo.

Giova ricordare che in Svizzera il 94% dei bambini è vaccinato contro il morbillo, e gli effetti collaterali gravi sono estremamente rari.

La Svizzera è considerata esente dal morbillo, cioè nel Paese ci sono solo infezioni isolate. Tuttavia, secondo l’UNICEF, ogni anno nel mondo muoiono oltre 200.000 bambini a causa della malattia.

I «no vax» hanno pubblicato anche l'indirizzo del medico che dovrebbe effettuare la vaccinazione.

Una settimana dopo l'inizio della protesta, i due capi dell'APMA di Gelterkinden-Sissach hanno rilasciato delle dichiarazioni pubbliche. Si sono rammaricati che questo caso stesse ricevendo così tanta attenzione. Secondo loro, questo non aiuta le persone colpite.