Amsterdam dice basta Queste città lottano contro le navi da crociera

Di Stefan Michel

29.8.2023

Amsterdam non permetterà più alle navi da crociera di attraccare. Venezia ha già fatto questo passo diverso tempo fa. Altre città portuali vogliono una riduzione nel numero delle enormi navi da turismo, o che queste non vengano più utilizzate.

Di Stefan Michel

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  • Amsterdam non vuole più permettere alle navi da crociera di attraccare direttamente nel centro. La più grande città dei Paesi Bassi segue l'esempio di Venezia, che dal 2021 vieta alle navi da crociera di entrare nella laguna.
  • Numerose altre località stanno valutando di applicare misure simili o hanno già deciso di attuare delle restrizioni.
  • Le navi da crociera sono accusate di emettere sostanze inquinanti in grandi quantità, di immettere in breve tempo enormi folle di persone in città già affollate e di rappresentare uno scarso valore aggiunto per il turismo locale.

Le navi da crociera sono un simbolo del turismo di massa. Quando attraccano in una città portuale famosa, migliaia di persone si riversano a terra. Solo poche ore dopo se ne vanno di nuovo.

Venezia, alle prese con l'«overtourism», è stata la prima destinazione crocieristica di fama mondiale a reagire. Nel 2021 ha vietato alle grandi navi di entrare nella sua laguna.

Amsterdam ha seguito l'esempio e non permetterà più alle navi da crociera di attraccare al porto vicino alla stazione centrale e all'ingresso del centro storico. L'avviso non dice a che distanza le giganti imbarcazioni potranno avvicinarsi alla città.

A Venezia 80% di inquinanti in meno

Il partito olandese D66 ha fatto sapere che Venezia presenta l'80% in meno di sostanze inquinanti dopo lo stop agli sbarchi delle navi da crociera. Uno studio dell'istituto di ricerca CE Delft ha dimostrato che nel porto di Amsterdam una nave da crociera emette in un giorno una quantità di inquinamento pari a quella di 31.000 camion sull'autostrada cittadina.

Altre città portuali stanno valutando di vietare o limitare gli sbarchi di queste enormi imbarcazioni. Dubrovnik, in Croazia, dal 2018 ne ammette solo due, con un massimo di 5.000 passeggeri a bordo.

L'isola greca di Santorini qualche anno fa ha limitato il numero massimo di visitatori in crociera da 12.000 a 8.000. I crocieristi rappresentano un buon 40% di tutti gli ospiti del piccolo arcipelago nel Mar Egeo.

Da Marsiglia a Tahiti

Anche a Marsiglia, Bergen, Bruges e Dublino le navi da crociera vengono criticate e vengono chieste restrizioni. L'ex sindaco di Barcellona, Ada Colau, decisamente di sinistra, aveva ventilato la prospettiva di un divieto se fosse stata rieletta.

Anche al di fuori dell'Europa le compagnie di crociera non sono ben viste. La Polinesia francese ha annunciato che nel 2022 imporrà limitazioni sulle crociere a Tahiti, Bora Bora e in altre isole. Solo 1.200 crocieristi al giorno potranno visitare Bora Bora, il che scoraggerà le grandi navi, con diverse migliaia di ospiti a bordo, dall'approdare lì.

Monterey, in California, ha imposto alle compagnie che offrono crociere di gestire i propri arrivi. Questo la rende una destinazione costosa e complicata. Secondo Business Insider, anche i porti di Alaska, Florida e Maine stanno lottando per ridurre il numero di navi da crociera nei loro porti.

Tuttavia, l'esempio di Key West dimostra che le misure che limitano il libero mercato hanno vita difficile negli Stati Uniti.