Diritti umani Amnesty International celebra i 60 anni e prosegue la lotta

ats

4.9.2021 - 11:37

La segretaria generale di Amnesty International Agnès Callamard si è espressa in occasione dei 60 anni dell'organizzazione
La segretaria generale di Amnesty International Agnès Callamard si è espressa in occasione dei 60 anni dell'organizzazione
Keystone

In occasione dei suoi 60 anni di fondazione, Amnesty International invita a proteggere i diritti umani delle generazioni future.

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«Siamo confrontati con campagne fondate sull'idea di sovranità nazionale, populismo, il rifiuto dell'altro e dell'uguaglianza», ha ricordato oggi la segretaria generale Agnès Callamard in un suo intervento online ai quasi 250 membri, attivisti e ospiti internazionali riuniti a Berna dalla sezione svizzera, citata in un comunicato dell'organizzazione.

«Sono trascorsi sessant'anni, ma nessuno ha potuto farci tacere. Continuiamo a lottare senza concessioni per le persone perseguitate a causa delle loro opinioni, della loro origine e del loro sesso – come oggi in Afghanistan», ha dal canto suo affermato la segretaria generale della sezione svizzera di Amnesty International (AI), Alexandra Karle.

Lotta per la libertà d'espressione

In numerosi Paesi, gli attacchi contro i militanti dei diritti umani, la repressione violenta di manifestazioni pacifiche, la sorveglianza e le persecuzioni contro gli oppositori ai governi privano le popolazioni dell'esercizio dei loro diritti fondamentali.

La lotta per la libertà d'espressione e di riunione è quindi uno dei compiti più urgenti della nostra organizzazione, sottolinea AI.

Nel corso di una tavola rotonda, esperti dei diritti umani hanno discusso dei mezzi e delle possibilità per rafforzare il movimento mondiale in favore della tutela di questi diritti.

Guadalupe Marengo, direttrice del programma per i difensori dei diritti umani di Amnesty International, ha lanciato un appello: «dobbiamo sederci allo stesso tavolo con i movimenti sociali per i diritti umani che si stanno formando in tutto il mondo e sostenerli nelle loro coraggiose richieste di cambiamento».